Pessima informazione: lo strano caso delle “ketamine in erboristeria”

ein Stapel von Medikamenten vor weißem Hintergrund mit Textfreiraum

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Succede che alcune trasmissioni televisive abbiano l’intento di informare il cittadino. E che vogliano farlo parlando di questioni importanti e attuali, questioni che coinvolgono tutti. Non sempre, però, qualità e contenuto delle informazioni sono all’altezza di questi propositi. Qualche volta, poi, si passa davvero il segno fino a diffondere notizie false e fuorvianti. Notizie che, pur essendo la rappresentazione soltanto di un approccio superficiale a temi complessi e della sconcertante ignoranza di chi le diffonde, rischiano di generare dubbi nell’ascoltatore, di creare opinioni sbagliate, di far passare come verità ciò che non lo è.

È quanto accaduto nella puntata del 28 aprile scorso della trasmissione Forum di Rete 4, quando la conduttrice Barbara Palombelli, già firma del quotidiano La Repubblica, parlando di droghe e sostanze dopanti è arrivata a dire che “le ketamine, anestetici per cavalli, pericolosissime, magari, mentre noi stiamo qui parlando, le stanno comprando su internet o in erboristeria o da qualche altra parte i nostri ragazzini delle medie…”.

Vale la pena forse ricordare che, a livello medico, la ketamina è un farmaco utilizzato principalmente come anestetico, sia in ambito umano sia veterinario. Dalla metà degli anni Novanta, si è poi affermato, anche in Italia, l’utilizzo “ricreazionale” di questa sostanza che, a dosi elevate produce dissociazione ed effetti allucinogeni simili a quelli dell’LSD. L’affermazione di Barbara Palombelli è dunque un’enormità, che non ha e non può aver nessun riscontro nella realtà dell’erboristeria. Che, purtroppo, come era già accaduto in passato con le “smart drugs”, è costretta a doversi difendere da accuse che non stanno in piedi.

Gli erboristi e le loro associazioni adotteranno al riguardo tutte le azioni che riterranno necessarie e opportune. Da parte nostra il sostegno e l’appoggio di sempre.

Mariella Di Stefano