La celiachia è una patologia sempre più diffusa: nel 2014, infatti, in Italia sono risultati più di 170.000 celiaci accertati; il dato appare in continua crescita e si ritiene che siano ancora non diagnosticati più di 400.000 celiaci. Lo ha evidenziato il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in un messaggio inviato in occasione del IV Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Celiachia (AIC), annunciando anche il prossimo avvio di un tavolo ministeriale ad hoc. Il tavolo dovrà individuare le soluzioni migliori a sostegno dei celiaci, considerando la loro vulnerabilità sul piano alimentare, con industria e associazioni di pazienti, ma anche con esperti scientifici e istituzioni, per esaminare la “questione celiachia” nei suoi numerosi aspetti, in un’ottica di prevenzione e, quindi, di contenimento della spesa sanitaria. Proprio in quest’ottica, ha aggiunto Lorenzin, va l’accordo con cui il ministero, d’intesa con le Regioni, ha deciso di investire su diagnosi e follow up della celiachia e sulla prevenzione delle eventuali complicazioni approvando un nuovo protocollo diagnostico che tiene conto delle conoscenze scientifiche più moderne. Per diagnosticare la celiachia nei bambini, infatti, non sarà più necessaria l’endoscopia, ancora indispensabile per la diagnosi nell’adulto, ma basterà un solo test del sangue e analizzare gli anticorpi presenti. Il nuovo test, approvato dal ministero della Salute italiano, si basa sulle linee guida aggiornate dalla European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition. Il ministro ha inoltre ricordato che il 20 luglio 2016 entrerà in vigore una nuova regolamentazione comunitaria in base alla quale gli alimenti senza glutine formulati per i celiaci perderanno lo status di ‘prodotto dietetico’ e diventeranno comuni alimenti.