La stipsi affligge a livello globale circa il 15% della popolazione adulta ed è causata per lo più da uno stile di vita inadeguato, in questo caso si parla di stipsi funzionale, da alcune patologie oppure dall’assunzione di determinati farmaci. Quali che siano le sue cause, il disturbo può essere fonte di grande disagio, essendo associata spesso a sintomi fastidiosi quali dolori e distensione addominali, perdita dell’appetito e nausea.
E proprio sulla stipsi è stata pubblicata in ottobre sulla rivista Phytotherapy Research una rassegna che ha messo a fuoco il ruolo delle piante medicinali in questo disturbo.
D’altra parte, si legge nell’abstract, l’utilità e il valore di alcune delle misure terapeutiche abitualmente impiegate contro la stipsi, quali ad esempio un’aumentata assunzione di liquidi, l’attività fisica, una dieta ricca di fibre e il ricorso agli integratori alimentari sono ancora oggetto di discussione.
La gestione della stipsi può essere affidata quindi non soltanto ai farmaci di sintesi, affermano gli autori, ma anche, e con buon esito, ai nutraceutici e ad alcune piante medicinali.
Proprio queste ultime sono l’oggetto della rassegna che descrive l’azione specifica sviluppata da alcune delle erbe più comunemente utilizzate a tal fine come la senna, la cascara, la frangola, l’aloe e il rabarbaro.
Fonte: Cirillo C, Capasso R. Constipation and Botanical Medicines: An Overview. Phytother Res. 2015 Oct;29(10):1488-93.