Numerose evidenze supportano l’efficacia dell’ (estratto foglie d’olivo) e dell’idrossitirosolo dell’olivo in alcuni ambiti della salute umana. Studi preclinici suggeriscono un effetto protettivo dell’oleuropeina sull’osteoporosi (inibizione formazione osteoclasti multinucleati, riduzione perita di osso in modelli animali ecc.). Relativamente ai meccanismi sottostanti l’azione protettiva uno dei meccanismi proposti e studiati è la modulazione dello stress ossidativo. Prima di questa ricerca la biodisponibilità dell’oleuropeina unitamente al suo effetto sullo stato antiossidante in donne in pre- e post-menopausa non erano stati ancora indagati. Gli autori dello studio si sono quindi posti l’obiettivo di indagare la biodisponibilità dell’assunzione orale di un estratto di foglie d’olivo ricco di oleuropeina (40%) e il suo effetto sullo stato antiossidante in donne in post-menopausa verso donne in pre-menopausa. Nello studio sono state coinvolte donne in pre-menopausa (n = 8) e in post-menopausa (n = 8) che hanno assunto 250 mg di estratto di foglie di ulivo. Nel corso dello studio sono stati prelevati campioni di sangue (t = 0, 1, 2, 3, 4, 6, 8, 12, 16 e 24 ore) e le urine delle 24 ore in 5 frazioni. Sono stati inoltre quantificati i metaboliti dell’estratto presenti nel plasma e nelle urine (attraverso HPLC-ESI-QTOF e UPLC-ESI-QQQ) e i parametri farmacocinetici. Infine, è stata valutata l’abilità antiossidante (ione ferrico e malondialdeide plasmatica). Dalla sperimentazione è emerso che i livelli plasmatici di idrossitirosolo glucuronide-coniugato, idrossitirosolo solfato-coniugato, oleuropeina aglicone glucuronide-coniugata e oleuropeina aglicone erano più elevati nelle donne in post-menopausa. Inoltre i livelli di MDA sono diminuiti in modo significativo (32%) nelle donne in post-menopausa e questo è risultato inversamente correlato con i livelli di idrossitirosolo solfato-coniugato. Le donne in post-menopausa hanno escreto nelle loro urine meno metaboliti solfati delle donne in pre-menopausa. Questi risultati suggeriscono che nelle donne in post-menopausa aumenta l’utilizzo di principi attivi dell’olivo e si riduce lo stress ossidativo e, per questa ragione, potrebbero essere una popolazione target per l’assunzione di composti fenolici dell’ulivo al fine di contrastare processi come l’osteoporosi correlati all’età e allo stress ossidativo.
Ricerca realizzata da associati a: Department of Food Science and Technology, Research Group on Quality, Safety and Bioactivity of Plant Foods CEBAS-CSIC, Murcia, Spagna.
García-Villalba R, Larrosa M, Possemiers S, Tomás-Barberán FA, Espín JC. Bioavailability of phenolics from an oleuropein-rich olive (olea europaea) leaf extract and its acute effect on plasma antioxidant status: Comparison between pre- and postmenopausal women. Eur J Nutr 2014, Jun;53(4):1015-27.