Un buon numero di studi preclinici indica che l’aglio ha un’azione preventiva sui fattori di rischio cardiovascolare, ma i trial clinici, le revisioni sistematiche e le metanalisi presentano risultati contraddittori. Questi si potrebbero attribuire alle variabili del processo di produzione che può influenzare in misura notevole la composizione dei preparati a base di aglio. Per approfondire la questione, un gruppo di ricercatori coreani ha eseguito una metanalisi sugli studi riguardanti l’azione dell’aglio sui fattori di rischio cardiovascolare, individuati attraverso una ricerca sulle banche dati di PubMed, Cochrane, Science Direct e EMBASE fino al maggio 2014. La metanalisi ha incluso 22 studi sul colesterolo totale (TC), 17 sul colesterolo LDL (LDL-C), 18 sul colesterolo HDL (HDL-C), 4 studi sulla glicemia a digiuno (FBG), 9 sulla pressione arteriosa sistolica (SBP) e 10 sulla pressione arteriosa diastolica (DBP). Negli studi considerati l’assunzione di aglio in polvere ha ridotto in modo significativo il colesterolo totale e quello LDL. La differenza media nella riduzione dei valori glicemici a digiuno è stata di -0,96 mmol / L (95% CI, -1.91, -0.01) (-17,30 mg / dL [95% CI, -34,41, -0,18]). Con la supplementazione di aglio è diminuita anche la pressione arteriosa sistolica e diastolica. Questa metanalisi, dunque, fornisce prove consistenti che l’assunzione di aglio in polvere riduce i fattori di rischio per le malattie vascolari influendo positivamente sui valori del colesterolo totale e LDL, sulla glicemia a digiuno e sulla pressione arteriosa.
Fonte: Kwak JS, Kim JY, Paek JE, Lee YJ, Kim HR, Park DS, Kwon O. Garlic powder intake and cardiovascular risk factors: a meta-analysis of randomized controlled clinical trials. Nutr Res Pract. 2014 Dec;8(6):644-54. doi: 10.4162/nrp.2014.8.6.644. Epub 2014 Nov 28.