Uno studio realizzato da ricercatori coreani, pubblicato sulla rivista Planta Medica, ha valutato il meccanismo di azione di alcune piante medicinali nel trattamento della malattia di Alzheimer. Per questa patologia cronico-degenerativa, in continua crescita, non esistono ancora, di fatto, delle cure efficaci. Studi recenti hanno indicato che l’attività neurobiologica dei fitocomponenti di alcune piante medicinali può offrire benefici clinici con modelli sia in vivo sia in vitro della malattia stessa. La ricerca degli studiosi dell’Istituto di Medicina coreana di Seul consiste in una rassegna che ha preso in esame cinque specifiche sostanze fitochimiche, e cioè la berberina, la curcumina, il ginsenoside Rg1 (Panax sp.), la puerarina (isoflavone presente nel kudzu) e la silibinina. Per questi componenti, infatti, esiste la letteratura più ampia per quanto riguarda l’azione sullo sviluppo e la progressione della malattia di Alzheimer, che viene presentata in questo lavoro.
Fonte: Mechanisms of Action of Phytochemicals from Medicinal Herbs in the Treatment of Alzheimer’s Disease. Mi Hye Kim, Sung-Hoon Kim, Woong Mo Yang.Planta Medica 9/2014.