L’ibisco è una risorsa per l’ipertensione e l’iperlipidemia

IbiscoGli autori di questa revisione hanno valutato l’efficacia dei preparati a base di ibisco (Hibiscus sabdariffa) nel trattamento dei fattori di rischio associati alla malattia cardiovascolare. Gli estratti di ibisco si sono rivelati sicuri nell’utilizzo tradizionale e non ci sono (in ambito sperimentale) evidenze di tossicità epatica o renale conseguenti al consumo di questi preparati, fatti salvi eventuali effetti avversi a carico del fegato conseguenti all’assunzione di dosi elevate. Ci sono evidenze che l’ibisco agisce come diuretico ma, nella maggior parte dei casi, l’estratto non ha influenzato significativamente i livelli di elettroliti. Gli studi sugli animali hanno dimostrato che il consumo di estratto di ibisco riduce la pressione arteriosa con modalità dose-dipendente. Negli studi clinici RCT (randomizzati e controllati) il consumo quotidiano di tè o di estratti di ibisco ha ridotto significativamente la pressione arteriosa sistolica (SBP) e diastolica (DBP) in adulti con ipertensione essenziale (pre-ipertensione e ipertensione di grado moderato) e diabete di tipo 2. Inoltre, il tè di ibisco è risultato in grado di ridurre la pressione quanto farmaci comunemente utilizzati come il captropril, ma meno di lisinopril. L’ibisco ha ridotto i livelli di colesterolo totale, colesterolo LDL e trigliceridi in modelli animali normolipidemici, iperlipidemici e diabetici, mentre il colesterolo HDL non risulta essere generalmente influenzato. I risultati di oltre la metà degli studi RCT evidenziano che il consumo giornaliero di tè o di estratto di ibisco ha favorevolmente influenzato il profilo lipidico (riduzione del colesterolo totale, del colesterolo LDL e dei trigliceridi; aumento del colesterolo HDL). Gli antociani, che si trovano in abbondanza nei calici di ibisco, sono considerati i fitochimici responsabili degli effetti antipertensivi e ipocolesterolemizzanti, ma evidenze vi sono anche relativamente al ruolo dei polifenoli e dell’acido di ibisco. Per spiegare gli effetti ipotensivi e anticolesterolo sono stati proposti alcuni possibili meccanismi d’azione; di particolare rilevanza l’azione antiossidante e l’inibizione dell’ossidazione delle lipoproteine LDL che contrasta l’aterosclerosi, un importante fattore di rischio cardiovascolare. Gli autori della revisione concludono osservando che, questo insieme di evidenze, suggerisce che gli estratti di ibisco sono promettenti come trattamento dell’ipertensione e dell’iperlipidemia e meritano ulteriori sperimentazioni finalizzate a meglio definire il profilo di attività.

Revisione realizzata da associati a: Department of Family and Community Medicine, University of Arizona, Tucson, AZ, USA.

Hopkins AL, Lamm MG, Funk JL, Ritenbaugh C. Hibiscus sabdariffa L. In the treatment of hypertension and hyperlipidemia: A comprehensive review of animal and human studies. Fitoterapia 2013, Mar;85:84-94.