L’erboristeria delle donne

Nicoletta Fontana (a dx) insieme alle due collaboratrici

 Non si può definire un nuovo punto vendita, poiché si tratta di una delle prime erboristerie aperte nella città balneare toscana. La svolta, però, c’è stata e dopo il cambio del testimone avvenuto lo scorso maggio, l’erboristeria “L’angolo verde-Salute e bellezza”, un ampio locale situato nel centro di Viareggio, si presenta al pubblico rinnovata negli spazi espositivi, nell’arredo e soprattutto nella proposta culturale. Come spiega a L’Erborista Nicoletta Fontana, figlia d’arte, che incontriamo insieme alle due collaboratrici, Elena Volpi e Roberta Vinci.

La storia di quest’erboristeria inizia molti anni fa…

Questa è l’erboristeria di famiglia che venne avviata da mia madre, Annamaria Montecchi, nel 1978 e dove ha lavorato fino al 2000, anno della sua scomparsa. Intraprendere questa professione è stata quindi una scelta del tutto naturale, la logica conseguenza di un’adolescenza trascorsa in un ambiente dove le erbe erano protagoniste. Posso dire che da mia madre ho imparato tutto; crescere al suo fianco è stata una bella esperienza di vita che mi ha trasmesso la passione per questo mondo e i cosiddetti “ferri del mestiere”.
Dopo la sua morte, ho lavorato in erboristeria con mio fratello Michele per circa 12 anni poi, pochi mesi fa, è maturata l’esigenza di camminare ciascuno in autonomia, restando all’interno di questo mondo. Di comune accordo, Michele ha aperto un nuovo punto vendita specializzato in alimentazione, celiachia, intolleranze ecc., mentre io ho scelto di portare avanti questo negozio avvalendomi della collaborazione di Elena, che lavorava già con noi, e di Roberta, esperta in alimentazione bio. Il suo ingresso nel nostro staff, molto coeso, è stato in un certo senso la quadratura del cerchio, non solo perché in tre si lavora meglio, ma anche perché l’alimentazione gioca un ruolo importante nella nostra erboristeria.

Cambiamento nella continuità, si può definire in questo modo la sua scelta?

C’è continuità e non potrebbe essere altrimenti, dato che mia madre aveva già fatto delle ottime scelte promuovendo un’erboristeria all’epoca molto innovativa. C’è anche però uno spirito nuovo e un grande entusiasmo che vorrei trasmettere ad amici e clienti. Per marcare questo aspetto ho voluto aggiungere allo storico nome del negozio (L’angolo verde), anche le parole “Salute e bellezza”, che sottolineano come il benessere porti con sé la bellezza e l’approccio olistico alla cura della persona. Resta, infine, fondamentale il rapporto umano con le persone. Nel nostro lavoro è naturale sviluppare un sentimento di empatia nei confronti di coloro che frequentano il negozio, attraverso intuito e professionalità cercare di capire l’altro e, con i prodotti giusti, aiutarlo a ritrovare il proprio equilibrio.

Vedo che il reparto alimentare è ampio e ben fornito, un fatto non così frequente in erboristeria. Lo è sempre stato?

Già nel 1978 l’erboristeria disponeva di un reparto di alimentazione macrobiotica, una metodica molto in voga in quegli anni e che ebbe un certo seguito, essendo questo uno dei pochi punti vendita viareggino in cui si poteva acquistare quel tipo di alimenti.
Quando più tardi abbiamo cambiato sede, restando nella stessa strada, mio fratello e io abbiamo scelto di ampliare l’assortimento inserendo, come vede, anche il fresco. Quella decisione ha incontrato perfettamente le esigenze della clientela, poiché nel frattempo l’interesse dei consumatori verso l’alimentazione naturale e biologica era notevolmente aumentato.

Chi frequenta la sua erboristeria usufruisce indifferentemente dei vari reparti, oppure c’è una separazione fra l’acquirente di prodotti cosmetici, erboristici e alimentari?

La gamma dei comportamenti è varia: c’è la persona che si rifornisce di tutto in erboristeria, ma ci sono anche quelle che vengono in negozio solo per l’alimentazione. C’è tuttavia un naturale travaso dall’alimentare al “curativo” e una discreta quota di clienti, incuriosita dalle altre nostre proposte, diventa acquirente anche dei prodotti a base di erbe.

“L’angolo verde” rimane però prima di tutto un’erboristeria…

L’erboristeria, che potremmo definire l’odierno negozio della salute, per sua natura deve essere dedicata alla fitoterapia. Non ci sono dubbi ed è questa l’impostazione del nostro punto vendita, in cui la proposta si fonda sui prodotti a base di erbe officinali, dalla classica tisana fino all’ampia gamma dei derivati erboristici.
L’assortimento delle erbe taglio tisana, come può vedere, è notevole e ci fa piacere tenerle bene in vista, per comunicare con quale spirito lavoriamo. Le dico anche che molte persone apprezzano questa scelta e che alcune vengono da noi espressamente per farsi preparare una particolare tisana. D’altra parte il negozio ha avuto queste caratteristiche sin dall’inizio.

Si parte perciò dalle piante per affrontare a 360° le varie richieste della clientela. Com’è il cliente che oggi chiede un consiglio all’erborista?

Sul piano “sociologico” le donne restano lo zoccolo duro, ma la presenza del pubblico maschile è in crescita, sia per il prodotto “curativo” sia per il cosmetico. Le richieste, soprattutto quelle femminili, sono spesso legate ai disturbi di tipo stagionale: in estate problemi legati al sistema circolatorio, consigli su come proteggere la pelle dai raggi solari e garantire una corretta abbronzatura, mentre in inverno dominano i classici problemi da raffreddamento. Fra le donne sono frequenti anche le infiammazioni genitourinarie e per tutti i problemi della sfera psicologica, a partire dall’ansia che si riflette inevitabilmente sulla funzionalità dell’apparato gastrointestinale e sul ritmo del sonno…
Come vede, è difficile circoscrivere le diverse richieste della clientela, mentre è più facile individuare un approccio comune delle persone. Oggi chi si rivolge al naturale è un individuo esigente e informato che spesso, prima di venire da noi, ha letto qualcosa su Internet, anche solo per curiosità. Per rispondere a questo pubblico, certamente più “evoluto”, occorre la massima competenza; per questo seguo appena possibile corsi di aggiornamento e specializzazione. Se si è disposti a muoversi in altre regioni, l’offerta in questo campo è soddisfacente e si possono trovare buone opportunità di crescita professionale.
Sono tappe fondamentali per accrescere la nostra professionalità, ma anche interessanti perché favoriscono lo scambio e il confronto con colleghi che vivono situazioni simili alle nostre. D’altronde il mondo dell’erboristeria è in continua evoluzione e le piante officinali sono una realtà straordinaria che presenta sempre aspetti nuovi da studiare.

Come si muove fra le numerose categorie di prodotti oggi disponibili sul mercato?

Mi piace prima di tutto dare alle persone una risposta che consente di alleviare, in tempi rapidi, il problema che hanno portato alla mia attenzione, ma non mi accontento di questo primo step. Considero più gratificante, ma soprattutto più valido, andare alla radice del singolo problema attraverso un “intervento di terreno”. Qui l’oligoterapia – che mi appassiona in modo particolare – si rivela uno strumento interessante ed efficace.
E non ci stanchiamo mai di parlare di stile di vita e di alimentazione. Il lavoro di consulenza di Roberta, ad esempio, ha l’obiettivo di divulgare una maggiore consapevolezza alimentare, di far conoscere alimenti poco utilizzati ma salutari, come i cereali in chicco, e le ricette per prepararli in modo da invogliare le persone a seguire una dieta sana ma piacevole. Devo dire poi che sulle diete facciamo un lavoro che va un po’ in controtendenza. Pensiamo, infatti, che l’elemento chiave di una corretta alimentazione sia acquisire consapevolezza di cosa mangiare, conoscere i cibi più adatti a ognuno di noi, al nostro bisogno energetico, adottare uno stile di vita semplice e naturale. Molto più che seguire la dieta del momento.

Anche la cosmesi occupa uno spazio importante nel vostro negozio. Qual è il suo orientamento in questo campo?

Se si parla di cosmesi in erboristeria, ha senso che sia naturale; di conseguenza un obiettivo importante è promuovere la biocosmesi. Proprio in questi giorni ho avuto il piacere di seguire un corso su questa materia e mi appresto a introdurre in negozio una linea di cosmetici bio di elevata qualità e tradizione. I clienti ci seguono e molti considerano un valore aggiunto il fatto che i prodotti non contengano parabeni, ammoniaca, eccipienti e coloranti vari, che siano formulati con ingredienti biologici. Sono persone attente e informate che cercano specificatamente un cosmetico non solo privo di chimica, ma preparato secondo criteri rispettosi dell’ambiente, anche nel packaging. Si sta affermando dunque una nuova sensibilità e chi viene in erboristeria la esprime spesso in maniera compiuta.

La ricerca del biologico riguarda anche le altre categorie merceologiche presenti in erboristeria, oltre la cosmesi?

Riguarda certamente il reparto alimentare e, quando è possibile, anche le erbe taglio tisana, per le quali ci rivolgiamo, in pratica da sempre, a un’azienda consolidata che propone per lo più erbe bio. In assenza di questa certificazione, abbiamo comunque la garanzia che si tratta di erbe selezionate e controllate.

Erbe officinali, alimentazione naturale, biocosmesi. Qual è il filo rosso che unisce queste diverse tipologie di prodotti?

La ricerca di marchi di qualità, possibilmente dell’eccellenza. D’altronde non avrebbe senso operare in modo diverso anche se, in un momento di crisi, si può essere tentati di percorrere altre strade, che si rivelano in definitiva delle scorciatoie. Sono convinta che per noi erboristi sia necessario, oggi più che mai, fare una scelta di qualità che sui tempi lunghi premia certamente l’impegno e l’investimento. I nuovi clienti, ad esempio, non impiegano molto a capire se un negozio segue criteri di serietà e competenza, se lo staff è aggiornato, se i prodotti validi. Tutto ciò fidelizza le persone e consolida la presenza nel territorio.

L’offerta del mercato aiuta in questa ricerca di qualità?

Ritengo che nell’insieme la produzione italiana di prodotti naturali abbia un buon livello. L’importante è fare le scelte giuste e affidarsi ad aziende solide senza dimenticare che, soprattutto negli ultimi anni, le realtà produttive si sono moltiplicate e che non sempre ciò è avvenuto all’insegna della qualità.

Oltre alla classica offerta dell’erboristeria, ai clienti proponete altri servizi e opportunità…

Con la professionalità di Elena, i clienti hanno la possibilità di eseguire un test del capello e della cute con una telecamera a ingrandimento ottico, che consente di visualizzare, nella pelle e nei capelli, aspetti importanti che riguardano la salute personale, l’alimentazione, la presenza di particolari problemi dermatologici. Queste informazioni sono utili per impostare un intervento mirato, di tipo cosmetico ma anche alimentare, oppure per suggerire al cliente l’opportuna integrazione minerale. Ci avvaliamo, inoltre, della consulenza di una psicologa-naturopata esperta in floriterapia e intolleranze alimentari e stiamo prendendo contatti con un medico omeopata. L’idea alla base del nostro progetto è creare un team di professionisti di riferimento, sviluppare il negozio in modo che le persone possano trovarvi una risposta complessiva per tutto ciò che riguarda salute e benessere. Una risposta olistica capace di durare nel tempo, non episodica o superficiale. È questa la cifra che ho voluto imprimere all’erboristeria e che cerchiamo di attuare insieme con entusiasmo. Infine, abbiamo aperto di recente una pagina web per pubblicizzare il negozio, informare i clienti delle novità o degli eventi che via via organizziamo, e che ci consente anche di ampliare le vendite. È una scelta quasi obbligata oggi e, pur richiedendo tempo ed energie, dà buoni risultati.

Come sta andando l’erboristeria in un momento tanto delicato per l’economia?

Qui a Viareggio il ritmo delle attività commerciali è scandito dall’alternanza estate/resto dell’anno. Il periodo estivo si presenta sempre particolarmente interessante non solo perché offre maggiori opportunità per l’economia, ma nel nostro caso perché arrivano clienti da altre città ed è un’occasione per capire se stiamo andando bene. Una sorta di riscontro del lavoro che facciamo, che ci aiuta a essere critici anche nei confronti di noi stessi. L’andamento dell’erboristeria è positivo, finora abbiamo lavorato molto bene e non abbiamo risentito della crisi in modo particolare. Cerchiamo di reagire in modo positivo e di guardare oltre con l’obiettivo di aiutare le persone a risolvere i loro problemi. Sono convinta infine che ognuno di noi metta il benessere al primo posto e che, nei momenti come questo di ristrettezza, sia disposto a rinunciare ad altri beni di consumo, al superfluo, ma non a ciò che riguarda la salute.

 Mariella Di Stefano