Integratori Italia e Federsalus si uniscono in Unione Italiana Food

Integratori Italia – che rappresenta il settore degli integratori e che fa parte dell’Associazione Unione Italiana Food – e FederSalus – Associazione che rappresenta 240 aziende nazionali e multinazionali della filiera degli integratori alimentari- si uniscono in Unione Italiano Food, con l’obiettivo di rafforzare la rappresentanza di una filiera di cui l’Italia è eccellenza assoluta in Europa per produzione e consumi che si chiamerà Integratori & Salute. La nuova associazione opererà all’interno del sistema confindustriale e andrà a rappresentare il mercato degli integratori alimentari che vale oggi oltre 3,7 miliardi di euro (in crescita media tra il 2014 e il 2020 dell’8,2%)1. L’Italia è leader di mercato in Europa di cui rappresenta il 29% del valore totale (che supera i 13 miliardi di euro)2 

Integratori Italia, che fa parte di Unione Italiana Food – grande associazione di categoria del settore alimentare con 450 aziende rappresentate, per oltre 20 settori merceologici – e FederSalus, associazione che rappresenta 240 aziende nazionali e multinazionali della filiera degli integratori alimentari, annunciano il loro atto di fusione che sancisce l’inclusione in Unione Italiana Food e l’ingresso delle associate FederSalus nel sistema confindustriale.

Un’operazione di rappresentanza di categoria estremamente importante, data la rilevanza della filiera produttiva: oggi, solo in Italia, il mercato degli integratori alimentari vale oltre 3,7 miliardi di euro, con una crescita media – registrata tra il 2014 e il 2020 – dell’8,2%. Il nostro Paese è leader europeo di questo mercato, coprendo abbondantemente il 29% del valore totale dello stesso (che, in Europa, supera i 13 miliardi di euro); seguono Germania e Francia, con percentuali nettamente più basse (rispettivamente il 19 e il 9%). Le aziende italiane del settore degli integratori rappresentano un’eccellenza, anche per la loro propensione a investire in leve immateriali, innovazione in primis. In un anno complesso come il 2020, il mercato italiano degli integratori alimentari ha fatto dell’innovazione il volano della sua crescita e ha aumentato il proprio valore di quasi il 3% rispetto all’anno precedente. D’altra parte, il settore raggruppa imprese altamente competitive: da un’indagine di Federsalus, il 59% delle aziende ha dichiarato fatturati in crescita nel 2020 e un tasso di occupazione nel settore che – nel 90% dei casi – è aumentato o rimasto costante, con una marginalità sull’ebitda (che indica lo stato finanziario) del comparto nel suo insieme che arriva al 14,6% e supera quello dell’industria farmaceutica (12,6%)3. 

Marco Lavazza (nella foto qui sotto), Presidente di Unione Italiana Food, ha commentato con soddisfazione l’atto finale del processo di fusione tra Integratori Italia e Federsalus: “Quella creata da Integratori Italia e FederSalus si delinea come una sinergia che affonda le proprie radici nella profonda consapevolezza delle attuali risorse della filiera e delle potenzialità che può ancora esprimere. Le nostre due realtà potranno mettere a sistema i rispettivi network e rafforzare la rappresentanza del settore degli integratori in Italia all’interno del sistema Confindustria”. 

“Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo importante traguardo: un passo indispensabile per il futuro e lo sviluppo del nostro settore” ha commentato Germano Scarpa (nella foto a sx), Presidente di FederSalus. “Attraverso questa fusione la vivacità culturale e la capacità di avere iniziative nel campo degli integratori alimentari di FederSalus si sposa con la grande capacità di Confindustria di avere rapporti istituzionali a ogni livello, al fine di avere un’associazione più forte e proiettata alle sfide del futuro che si giocheranno in Europa. La scelta della fusione è un’operazione strategica per la sopravvivenza del settore e siamo contenti che oggi sia stata riconosciuta dalla maggioranza dei nostri associati”. 

Il mercato degli integratori alimentari

Negli ultimi due anni è cresciuta l’attenzione degli italiani verso alcuni specifici ambiti, quali ad esempio il rafforzamento del sistema immunitario, la gestione di esigenze come il benessere del sonno e il rilassamento. Un consumatore informato e attento alla salute continua a rivolgersi agli esperti per avere consigli sull’utilizzo degli integratori. 

Infine, oltre a garantire un utile supporto alle funzioni fisiologiche dell’organismo, alcuni studi hanno messo in evidenza che alcuni integratori alimentari possono anche produrre “benefici sociali”. 

Possono contribuire a migliorare lo stato di salute degli individui e quindi alleggerire i costi del Sistema Sanitario Nazionale. L’adozione e la diffusione di una strategia di prevenzione primaria, che punti a ritardare il più possibile l’insorgenza delle patologie, risulta pressoché indispensabile. In questo quadro, l’integrazione alimentare, unita alla diffusione di stili di vita sani, ovvero a una corretta alimentazione e a un buon livello di attività fisica, può giocare un ruolo chiave.