Spezia versatile, lo zafferano (Crocus sativus L., famiglia delle Iridaceae) è stato utilizzato nelle medicine tradizionali come un rimedio per varie condizioni di salute tra cui disturbi visivi e turbe del sistema nervoso.
Le sue proprietà sono note, infatti, fin dall’antichità: era conosciuto per le sue virtù terapeutiche dagli Egiziani ed è annoverato nel papiro di Erbers (1600 a.C.), mentre la più antica rappresentazione grafica della spezia risale al 1400 a.C. ed è una pittura murale proveniente dall’antica Cnosso, oggi nel museo di Heraklion a Creta.
Ippocrate lo prescrisse in fomenti per alleviare i dolori di gotta e reumatismi e secondo Plinio il vecchio giova alle “esulcerazioni dello stomaco, petto, reni, fegato e polmoni, è utile per la tosse e mal di petto”.
Le sostanze maggiormente coinvolte nelle attività salutistiche dello zafferano sono antociani, safranale e carotenoidi.
L’attività di questa spezia sulle condizioni del sistema riproduttivo femminile non sono ancora state oggetto di specifici approfondimenti: a questo proposito una recente revisione sistematica ha discusso in modo esauriente e per la prima volta l’efficacia di C. sativus e dei suoi principali composti fitochimici sul sistema riproduttivo femminile e sui suoi disturbi.
I database medico-scientifici, PubMed, Web of Sciences, Google Scholar, Scopus e Scientific Information Database sono stati esplorati in modo approfondito e sono stati selezionati studi in vivo, in vitro e sull’uomo, pubblicati fino a luglio 2023, che avevano indagato le proprietà farmacologiche di C. sativus, crocina, crocetina, safranale e picrocrocina sul sistema riproduttivo della donna.
Sono stati considerati in totale 50 studi che hanno indicato l’efficacia dello zafferano o dei suoi principali ingredienti fitochimici in diverse condizioni del sistema riproduttivo femminile, tra cui la regolazione degli ormoni sessuali, la follicologenesi, l’ovulazione e la protezione di ovaio e utero dallo stress ossidativo.
Studi specifici, inoltre, hanno indicato che lo zafferano può alleviare i sintomi di dismenorrea, sindrome premestruale, menopausa e malattia dell’ovaio policistico. Inoltre, sono emersi dati scientifici promettenti per lo sviluppo di studi e sperimentazioni sui tumori dell’ovaio e della cervice uterina.
- sativus – hanno concluso gli autori di questa review – può migliorare i sintomi di diversi disturbi a carico dell’apparato riproduttivo della donna, in relazione alla presenza nel suo fitocomplesso di crocina, crocetina e safranale.
Fonte: Hasheminasab FS, Azimi M, Raeiszadeh M. Therapeutic effects of saffron (Crocus sativus L) on female reproductive system disorders: A systematic review. Phytother Res. 2024 Apr 1.