La lavanda (Lavandula angustifolia, Lamiaceae) è una pianta perenne suffruticosa nana, tomentosa, sempreverde, alta da 40 a 100 cm, molto profumata. Presenta foglie da lineari a lanceolate-lineari, fusti grigio-marroni, fiori profumati, raccolti in 6-10 in spighe dense, con calice grigio tomentoso all’esterno e una corolla blu-viola, densamente tomentosa all’esterno, che fioriscono da giugno a settembre.

I fiori di lavanda sono stati utilizzati tradizionalmente per migliaia di anni e l’infuso dei fiori in acqua calda è stato uno dei primi metodi di utilizzo per molti disturbi, anche applicato esternamente come lavaggio aromatico. Nell’Ottocento i fiori erano considerati utili nei disturbi “dei nervi e della testa” e nel Novecento come stimolanti in caso di svenimenti e come rimedi per “problemi d’isteria e condizioni nervose”.

L’olio essenziale di lavanda contiene oltre 100 diversi costituenti, inclusi terpeni e fenoli, dei quali è stato documentato l’effetto sedativo, rilassante, antidepressivo e antimicrobico.

La revisione sistematica

Sono pochi gli studi che offrono una panoramica del potenziale terapeutico dell’OE di lavanda come trattamento complementare nell’assistenza sanitaria, tema di cui si occupa specificatamente questa recente revisione della letteratura scientifica.

Le ricerche bibliografiche sono state effettuate nei database medico-scientifici SCOPUS, MEDLINE/PubMed, Web of Science, Science Direct, SCIELO, Cochrane Library, LILACS, Wiley Online Library, CAPES e FIOCRUZ Dissertations. Sono stati selezionati 83 articoli pubblicati tra il 2002 e il 2022 che hanno valutato l’uso dell’OE di lavanda come trattamento complementare nell’assistenza sanitaria dell’adulto. La maggior parte degli studi è stata condotta in Iran (n = 40) e Turchia (n = 16). Si tratta per lo più di studi clinici (n = 75) e revisioni sistematiche (n = 6) che hanno valutato popolazioni eterogenee, ma con un’alta prevalenza di soggetti emodializzati, oppure nella fase preoperatoria e postoperatoria.

I principali costituenti identificati nell’OE di lavanda sono linalil acetato, linalolo, lavandulolo, lavandulil acetato e terpinen-4-olo, dei quali i monoterpeni linalil acetato e linalolo costituiscono la percentuale maggiore.

La combinazione di questi costituenti produce un’azione ansiolitica e sedativa attraverso l’inibizione dei canali del calcio voltaggio-dipendenti, una diminuzione dell’attività dei recettori 5HT1A e la stimolazione del sistema nervoso parasimpatico. Agendo sul sistema limbico e sull’ipotalamo, l’OE di lavanda contribuisce anche alla riduzione dello stress.

La ricerca documenta, inoltre, le proprietà analgesiche, attraverso l’inibizione dei nocicettori da parte delle citochine proinfiammatorie e la modulazione del recettore glutamatergico N-metil-D-aspartato: è stata, infatti, dimostrata una significativa riduzione del dolore in pazienti sottoposti a emodialisi e durante il parto in risposta all’uso di OE di lavanda.

L’azione antimicrobica degli OE di lavanda è dovuta principalmente alla loro affinità con le strutture lipidiche delle cellule. Sperimentazioni in vitro suggeriscono che l’acetato di linalile può esplicare effetti protettivi contro le lesioni cerebrali ischemiche, mentre altre ricerche hanno mostrato che l’aromaterapia con OE di lavanda prima di procedure invasive riduce la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca, l’ansia e i livelli di dolore e aumenta la saturazione di ossigeno.

L’OE di lavanda ha dimostrato un’azione positiva nella guarigione delle ferite promuovendo la sintesi del collagene, differenziando i fibroblasti e riducendo l’area perilesionale.

La modalità più comune di somministrazione dell’OE di lavanda è l’inalazione (83%), seguita da quella topica (14%) e da quella orale (3%).

In materia di sicurezza, uno studio ha indicato che la concentrazione di OE dello 0,1% è la più sicura, anche se alcuni studi suggeriscono che l’esposizione al linalolo può provocare reazioni allergiche. Non sono stati segnalati eventi avversi nei partecipanti che hanno ricevuto OE di lavanda negli studi clinici esaminati.

Sulla base di questi dati, l’OE di lavanda possiede spiccate proprietà ansiolitiche, rilassanti e analgesiche. Gli studi in vitro suggeriscono un’azione antimicrobica e le potenzialità nella guarigione delle ferite e nella prevenzione dell’ischemia cerebrale.

Sono necessari studi clinici su ampi campioni di popolazione per confermare questi risultati nell’uomo, nonché ulteriori studi sulla sicurezza dell’OE di lavanda.

Fonte: de Melo Alves Silva LC, de Oliveira Mendes FC, de Castro Teixeira F, et al. Use of Lavandula angustifolia essential oil as a complementary therapy in adult health care: A scoping reviewHeliyon. April 14, 2023;9(5):e15446.