Contribuisce ad alleviare diversi sintomi della menopausa tra cui le vampate di calore e migliora alcuni parametri metabolici come il colesterolo HDL: i dati di una recente revisione sistematica con metanalisi, “Pomegranate effects on the health aspects of women during peri- and postmenopause: A systematic review and meta-analysis“.

Il melograno (o melagrana) è il frutto di Punica granatum, una specie della famiglia delle Lythraceae che si ritiene sia originaria della Persia, coltivata a scopo commerciale in vaste regioni dell’India, in Iran, nel Caucaso e nell’area mediterranea.

Azione salutistica generale

Il melograno costituisce una buona fonte di fibre solubili e insolubili che migliorano la digestione e contribuiscono a proteggere la salute dell’intestino. Si ritiene, inoltre, che conferisca benefici in termini di riduzione del peso, di controllo del colesterolo, di miglioramento delle difese immunitarie e della circolazione e di protezione dai tumori (in particolare da quello della prostata).

Il suo consumo regolare è stato associato anche al contrasto dell’iperplasia prostatica benigna e del diabete. Gli ellagitannini contenuti nel succo del frutto aiuterebbero a contrastare l’azione di radicali liberi e quindi a ridurre il rischio cardiovascolare.

Nei sistemi di medicina tradizionale dell’Asia, del Mediterraneo e dell’Africa il melograno è incluso nelle farmacopee ufficiali come rimedio per il trattamento di diverse condizioni di salute e veniva usato per abbassare la febbre e contrastare diarrea, emorragie, dissenteria e infezioni parassitarie e microbiche.

La review sistematica

Questa recente revisione sistematica con metanalisi ha fatto il punto sulle prove di efficacia circa gli effetti del melograno sulla salute delle donne durante e dopo la menopausa.

La ricerca delle fonti è stata effettuata sulle banche dati medico-scientifiche PubMed, Web of science, Cochrane, Scopus e Google Scholar fino alla fine del 2022, senza limitazioni di lingua o tipo di studio.

Sono state perciò incluse le varie tipologie di ricerca clinica (studi clinici randomizzati, pre-post, case report e serie di casi); la qualità degli studi RCT è stata valutata con il Cochrane RoB 2.0 tool.

Alla luce delle evidenze attualmente disponibili in letteratura scientifica internazionale, il melograno contribuisce a migliorare in modo significativo la gravità delle vampate di calore e vari sintomi della menopausa e a ridurre l’ormone follicolostimolante (FSH).

Inoltre l’assunzione di preparati a base di melograno migliora in modo statisticamente significativo il livello del colesterolo HDL, ma non del colesterolo LDL, mentre non influisce su indice di massa corporea e peso.

Il melograno aiuta pertanto a ridurre diversi sintomi della menopausa ma, come scrivono gli autori nelle conclusioni, sono necessari ulteriori studi rigorosi sul piano metodologico e con campioni di dimensioni maggiori per stabilire in maniera più solida gli altri benefici clinici per le donne in menopausa.

Studio: Moeini R, Shirafkan H, Gorji N. Pomegranate effects on the health aspects of women during peri- and postmenopause: A systematic review and meta-analysis. Phytother Res. 2023 Nov 6.