La sindrome dell’ovaio policistico (PCOS) causa importanti effetti sulla salute della donna a livello metabolico e riproduttivo. È caratterizzata dall’ingrossamento delle ovaie, dalla presenza di cisti ovariche multiple e da alterazioni endocrinologiche e metaboliche (iperandrogenismo, resistenza all’insulina e conseguente iperinsulinemia).

La PCOS colpisce il 5-10% delle donne, origina nel periodo puberale ed è considerata l’alterazione endocrina più comune in età fertile. La sua eziologia è ancora oggi dibattuta.

Si può dire che l’ovaio policistico sia espressione di una complessa alterazione funzionale del sistema riproduttivo, data dall’aumento degli ormoni maschili (androgeni), causa di segni e sintomi quali: irsutismo (eccesso di peluria su viso e corpo), alopecia androgenetica (acne e calvizie di tipo maschile) e disturbi mestruali (mestruazioni irregolari, assenza di mestruazioni per più mesi, cicli scarsi o prolungati).

Partendo dalla consolidata attività antinfiammatoria della propoli, questo recente studio (The effects of propolis supplementation on high-sensitivity C-reactive protein, testosterone hormone, and metabolic profile in women with polycystic ovary syndrome: A randomized, triple-blinded, placebo-controlled clinical trial) controllato in triplo cieco, pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, ha valutato l’effetto della propoli su fattori metabolici, proteina C-reattiva ad alta sensibilità e testosterone nelle donne con PCOS.

Le donne sono state suddivise in due gruppi sulla base di una procedura di randomizzazione stratificata permutata a quattro blocchi per assumere 2 compresse di propoli al giorno (500 mg di propoli; n = 30) oppure delle compresse placebo identiche (n = 30) per 12 settimane.

I dati sono stati raccolti utilizzando un questionario, mentre campioni ematici e una lista di controllo hanno permesso di registrare i parametri misurati.

Cinquantasette donne hanno completato lo studio

Il test ANCOVA ha mostrato che la circonferenza dell’anca (p = 0,03), l’insulina a digiuno (p = 0,007), la valutazione dell’HOMA- modello omeostatico per la resistenza all’insulina (p = 0,004), i livelli di testosterone (p = 0,004) e colesterolo LDL e HDL (p = 0,02) erano diminuiti nel gruppo propoli rispetto al gruppo placebo, dopo aggiustamento per i fattori confondenti.

Anche i valori della glicemia a digiuno sono diminuiti in modo statisticamente significativo nel gruppo propoli rispetto al gruppo placebo, ma dopo aggiustamento per i fattori confondenti, si è persa la significatività statistica.

I ricercatori che hanno condotto lo studio concludono che la supplementazione con propoli ha avuto effetti positivi sui livelli di insulina a digiuno e sulla resistenza all’insulina, oltre a ridurre il livello di testosterone, del colesterolo LDL e HDL e della circonferenza dell’anca in un gruppo di donne con sindrome dell’ovaio policistico.

Fonte: Abbasi E, Bagherniya M, Soleimani D, et al. The effects of propolis supplementation on high-sensitivity C-reactive protein, testosterone hormone, and metabolic profile in women with polycystic ovary syndrome: A randomized, triple-blinded, placebo-controlled clinical trial. Phytother Res. 2023 Sep 2.