Grazie agli effetti collaterali minimi, al basso costo e agli effetti epatoprotettivi, alcune piante medicinali potrebbero rappresentare un’opzione terapeutica complementare e/o aggiuntiva anche per alcune condizioni a carico del fegato, inclusa la cirrosi. Tra queste la cirrosi epatica è una patologia cronica che limita la funzionalità di questo organo e che se non curata in tempo può essere fatale. È irreversibile, ma le sue conseguenze possono essere mitigate da trattamenti precoci.

Una recente revisione sistematica “The effect of medicinal plants on cirrhosis: A systematic review of clinical trials”, pubblicata su Phytotherapy Research, ha valutato in modo specifico l’efficacia dei preparati di origine vegetale su questa importante malattia epatica.

Dopo aver ricercato sulle banche dati medico-scientifiche (PubMed, Scopus, Web of Science e Google Scholar) gli studi clinici che hanno analizzato tale effetto ne hanno selezionato 11, di cui otto studi, riguardanti nel complesso 613 individui, che hanno valutato l’effetto sulla cirrosi della silimarina, un componente del cardo mariano (Silybum marianum). Tre studi hanno mostrato gli effetti benefici della silimarina su aspartato aminotransferasi (AST) e alanina aminotransferasi (ALT).

Due studi (n: 118) hanno esaminato invece l’effetto sulla cirrosi della curcumina: uno di essi ha mostrato un miglioramento della qualità della vita e l’altro un miglioramento dei valori di fosfatasi alcalina (ALP), bilirubina, tempo di protrombina (PT) e l’INR (International Normalized Ratio), un indice particolarmente affidabile che permette la standardizzazione del tempo di protrombina rilevato nel corso delle analisi del sangue.

Un report condotto su soli quattro soggetti ha esaminato infine l’effetto del ginseng su questa condizione rilevando in due di essi un miglioramento della classificazione Child-Pugh (un sistema di punteggio utilizzato per valutare la gravità delle epatopatie croniche, in particolar modo la cirrosi epatica) e una riduzione dell’ascite, ovvero la raccolta di liquido nella cavità addominale. Tutti gli studi qui inclusi hanno riportato effetti collaterali nulli o trascurabili, chiarendo dunque la sicurezza delle piante esaminate.

I ricercatori concludono che alcune piante medicinali e le loro componenti, tra cui silimarina, curcumina e ginseng, hanno effetti benefici sulla cirrosi. Sono, tuttavia, necessari ulteriori studi per confermare questi promettenti dati preliminari.

Fonte: Amini S, Bagherniya M, Butler AE, Askari G, Sahebkar A. The effect of medicinal plants on cirrhosis: A systematic review of clinical trials. Phytother Res. 2023 May 22.