I semi di lino (Linum usitatissimum) sono stati utilizzati tradizionalmente in molte condizioni, in particolare per alleviare tosse, raffreddore, stipsi e infezioni del tratto urinario e come emolliente a livello topico. Tra i loro principali componenti si segnalano mucillagini, acidi grassi (linoleico, alfa-linoleico e oleico), fibre, proteine, minerali, steroli, lignani, triterpeni e sostanze glicosidiche.

Attività generali 

I semi di lino contengono diverse molecole biologicamente attive che, agendo attraverso molteplici vie di segnalazione, possono determinare effetti fisiologici, protettivi e terapeutici.

La ricerca scientifica ne ha dimostrato ad esempio gli effetti chemioprotettivi nelle donne durante la post-menopausa, l’azione protettiva sui reni e il miglioramento di alcuni sintomi della menopausa. Secondo una recente metanalisi, l’integrazione di semi di lino ha determinato una riduzione dei valori della pressione arteriosa.

In altri studi l’assunzione di semi di lino, associata a cambiamenti dello stile di vita, ha contribuito a migliorare la sindrome metabolica e la steatosi epatica non alcolica. La ricerca ha mostrato inoltre che i lignani presenti nei semi di lino aiutano a ridurre i livelli ematici di glucosio. I semi di lino possono essere un aiuto anche per problemi correlati alle infiammazioni del colon, dato che la loro azione emolliente e lenitiva contribuisce a sfiammare le mucose irritate.

L’integrazione con i semi di lino sembra apportare benefici anche alle donne con sindrome dell’ovaio policistico riducendo i livelli di androgeni. Questo recente articolo pubblicato sulla rivista Planta Medica descrive la composizione chimica dei semi di lino e gli effetti generali sulla salute, mettendo a fuoco in particolare la sua azione sull’apparato riproduttivo femminile e sui possibili costituenti e mediatori extra e intracellulari che mediano tali effetti.

Dagli studi pubblicati si rileva che l’azione dei semi di lino e dei suoi componenti sul sistema riproduttivo femminile sembra essere correlata alla presenza di lignani, acido alfa-linolenico e loro derivati. Queste attività, riporta la revisione, possono essere mediate da cambiamenti nel metabolismo generale, negli ormoni che agiscono sul metabolismo e sull’apparato riproduttivo, nelle proteine di legame, nei recettori e in diverse vie di segnalazione intracellulare, tra cui le protein-chinasi.

I semi di lino e le loro molecole bioattive sono potenzialmente utili per migliorare l’efficienza riproduttiva (secondo studi nell’animale) e per il trattamento della sindrome dell’ovaio policistico.

Fonte: Sirotkin AV. Influence of Flaxseed (Linum usitatissimum) on Female Reproduction. Planta Med. 2023 May;89(6):608-615. doi: 10.1055/a-2013-2966. Epub 2023 Feb 20. PMID: 36808094.