Il gozzo tiroideo si manifesta con un aumento delle dimensioni della tiroide ed è generalmente caratterizzato da un’evoluzione nodulare che può alterarne la funzione e causare difficoltà nella deglutizione e nella respirazione. È una delle patologie più comuni della tiroide. La fitoterapia tradizionale cinese viene utilizzata nel trattamento di diverse condizioni, incluse quelle a carico della tiroide e in particolare la tiroidite, termine che comprende tutte le diverse condizioni che causano un’infiammazione della ghiandola tiroidea. La tiroidite di Hashimoto, la tiroidite post-parto e la tiroidite sporadica indolore sono le forme più comuni di tiroidite, che può svilupparsi anche in seguito al trattamento con farmaci come l’amiodarone, il litio, l’interferone alfa e l’interleuchina-2. Il gozzo nodulare può essere inoltre correlato alla carenza endemica di iodio e potrebbe avere origine dalla naturale eterogeneità delle cellule follicolari tiroidee.

La prunella, o brunella, (Prunella vulgaris L.) è una pianta a valenza salutistica si è dimostrata efficace nel trattamento delle malattie della tiroide in studi cellulari in vitro: i suoi triterpeni pentaciclici sembrano infatti inibire l’attività di linee cellulari di tumore della tiroide, come hanno evidenziato studi recenti. Tali effetti antitumorali potrebbero derivare dagli effetti inibitori su proliferazione e migrazione delle linee cellulari di questa neoplasia, che sarebbero regolati dalla chinasi attivante l’autofagia e da altre proteine correlate. Inoltre, la prunella contribuisce a ridurre le citochine pro-infiammatorie per attenuare la risposta alla tiroidite autoimmune. La tiroidite di Hashimoto potrebbe essere trattata anche con la prunella grazie all’elevata affinità per questa patologia dei suoi composti bioattivi, che sono in grado di regolare le molteplici vie di segnalazione della risposta immunitaria adattativa.

Negli studi sull’uomo la prunella ha dimostrato di potenziare l’attività dei farmaci standard somministrati per le malattie della tiroide, come la tiroidite e il gozzo nodulare, e in una recente metanalisi gli studi clinici randomizzati riguardanti la terapia combinata prunella e levotiroxina hanno dimostrato un’efficacia clinica superiore rispetto alla monoterapia con levotiroxina su tiroidite e noduli tiroidei. Questa recentissima revisione sistemica con metanalisi (condotta su studi clinici randomizzati) quindi aveva l’obiettivo di valutare, sulla base di questi dati, l’efficacia clinica della prunella come trattamento aggiuntivo per la tiroidite. L’efficacia della prunella è stata valutata confrontandola con il trattamento standard in riferimento a 9 studi, che hanno riguardato nell’insieme 499 persone con tiroidite o gozzo nodulare sottoposte al trattamento aggiuntivo con la pianta in dosi e formulazioni diverse.

La metanalisi ha mostrato che l’aggiunta di prunella al trattamento ha avuto risultati significativamente superiori a quelli della sola monoterapia e che tali effetti terapeutici significativi sono stati sono mantenuti anche dopo l’analisi del rischio relativo e del modello a effetti casuali. Nonostante non tutti gli studi inclusi nella metanalisi siano di qualità, concludono gli autori della ricerca, la prunella può essere considerato un trattamento aggiuntivo promettente per raggiungere lo stato di remissione nei casi di tiroidite o gozzo nodulare.

Fonte: Xitao Gao, Fan Li. The effects of prunella augmentation therapy for the treatment of thyroiditis or nodular goiter: A systematic review and meta-analysis. Journal of Herbal Medicine Volume 40, August 2023, 100674.
https://doi.org/10.1016/j.hermed.2023.100674