Le dislipidemie costituiscono un gruppo di condizioni patologiche caratterizzate da un’anomala quantità di lipidi nel sangue e consistono essenzialmente nell’aumento dei livelli di colesterolo plasmatico, dei trigliceridi o di entrambi. Le cause possono essere genetiche o acquisite, influenzate quindi da stili di vita e alimentazione errati. Nelle dislipidemie sono spesso presenti fattori predisponenti secondari, in particolare obesità e diabete di tipo 2. Se non trattate queste condizioni costituiscono un fattore di rischio importante per l’insorgenza di aterosclerosi e di conseguenza di malattie vascolari come ictus, infarto ecc. Se tenute sotto controllo hanno tuttavia una buona prognosi e un adeguato stile di vita contribuisce alla loro prevenzione. Lo zenzero (Zingiber officinale Roscoe) è una pianta erbacea delle Zingiberaceae originaria dell’Estremo Oriente, di cui si utilizza il rizoma che contiene importanti principi attivi denominati gingeroli e shogaoli, responsabili anche del suo sapore pungente.

La ricerca e in particolare numerosi studi preclinici indicano che lo zenzero ha effetti antiemetici, antitumorali, antinfiammatori, e ipoglicemizzanti ed esplica anche un’azione protettiva nei confronti della malattia di Alzheimer. L’effetto della sua supplementazione sul profilo lipidico nell’uomo rimane però controverso, in particolare nei soggetti con diabete. Un recente studio, pubblicato su Phytotherapy Research, ha portato interessanti risultati in questo ambito. Questa revisione sistematica della letteratura internazionale, effettuata sulle banche dati medico-scientifiche PubMed, Medline e Scopus, Web of Science (ISI) e Google Scholar ha mostrato infatti che l’assunzione di zenzero ha ridotto in modo statisticamente significativo i livelli di colesterolo totale (p = 0,025) e dei trigliceridi (p = 0,024), riducendo anche i livelli di colesterolo LDL e HDL sebbene non in modo significativo.  Si è osservato inoltre che l’effetto dello zenzero è stato più marcato nella riduzione dei trigliceridi nei soggetti obesi e diabetici. Per quanto riguarda il dosaggio, il risultato della meta-regressione è risultato significativo soltanto per il colesterolo totale, quindi l’aumento della dose giornaliera di zenzero ne riduce i livelli (p = 0,028). La conclusione è che lo zenzero può essere considerato un ipolipemizzante e quindi un efficace complemento nei trattamenti delle dislipidemie.

Fonte: Salih, A. K., Alwan, A. H., Khadim, M., Al-qaim, Z. H., Mardanov, B., El-Sehrwy, A. A., Ahmed, Y. I., & Amerizadeh, A. (2023). Effect of ginger (Zingiber officinale) intake on human serum lipid profile: Systematic review and meta-analysis. Phytotherapy Research, 1- 12.