Il cisto (Cistus incanus) è un arbusto perenne appartenente alla famiglia delle Cistaceae, che cresce spontaneamente nelle zone aride e rocciose dell’area mediterranea, in particolare nelle zone insulari, nell’isola di Creta e nella Grecia del sud. La pianta è stata utilizzata tradizionalmente per alleviare diverse condizioni tra cui diarrea, febbre e disturbi della pelle, mentre la ricerca scientifica ha messo in evidenza i suoi potenziali effetti antispastici, antinfiammatori e antimicrobici. L’infuso, gli estratti e gli integratori di cisto, grazie all’elevato contenuto e al profilo diversificato di alcuni polifenoli, esplicano attribuite proprietà antiossidanti, effetti vasodilatatori e antinfiammatori, di modulazione sul metabolismo lipidico e sui processi di apoptosi. Questo piccolo studio clinico, condotto un team di da ricercatori dell’Università di Medicina di Danzica, in Polonia, ha valutato l’impatto di un infuso di cisto sui marcatori dello stress ossidativo e sul profilo lipidico in una popolazione di adulti sani. Vi potevano partecipare uomini e donne non fumatori e sedentari oppure moderatamente attivi. Esclusi invece gli individui affetti da malattie croniche, in terapia farmacologica, che svolgevano un’attività fisica intensa e con un indice di massa corporea superiore a 25 kg/m2.

Sono stati arruolati 24 partecipanti di età compresa tra i 23 e i 25 anni, 21 dei quali di sesso femminile, con un indice di massa corporea medio di 21,3 ± 0,6 kg/m2. Ciascun partecipante ha assunto tre volte al giorno, per 12 settimane, un infuso preparato con foglie di cisto (1 g) in 100 ml di acqua bollente e deionizzata. Le stesse foglie sono state utilizzate per ogni infusione e scartate dopo la terza a fine giornata. Il contenuto fenolico totale dell’infusione è stato misurato con il reattivo di Folin-Ciocalteu; il contenuto totale di flavonoidi è stato determinato con spettrofotometria. L’acido L-ascorbico è stato rilevato con metodo spettrofotometrico e il potere antiossidante è stato determinato con test appositi. Per la ricerca dei composti fenolici è stata utilizzata la cromatografia liquida ad alta prestazione. Un campione di foglie di cisto (2,5 g) è stato messo in infusione per tre volte in 50 ml di acqua bollente e deionizzata per 15 minuti per produrre tre infusioni. Questo campione è stato analizzato per verificare la concentrazione minima inibitoria e la concentrazione battericida minima.

I valori di colesterolo totale, HDL e LDL, dei trigliceridi (TG), degli enzimi paraossonasi, arilesterasi, malondialdeide e prodotto proteico di ossidazione avanzata (AOPP) sono stati misurati al basale, alla sesta e alla dodicesima settimana. Nei partecipanti alla sperimentazione è stato riscontrato un aumento significativo del valore di colesterolo HDL (P = 0,033) e una diminuzione dei livelli dei trigliceridi (P = 0,013); i livelli di colesterolo totale e colesterolo LDL sono invece rimasti invariati. Inoltre a sei settimane dalla baseline è stata registrata una riduzione della concentrazione di malondialdeide, uno dei marker per lo stress ossidativo, (P < 0,01) e del prodotto proteico di ossidazione avanzata (P < 0,001); questi stessi marcatori non hanno subito alcuna variazione tra la sesta e la dodicesima settimana. Non sono stati rilevati cambiamenti significativi per gli enzimi paraossonasi e arilesterasi.

L’infuso di cisto ha inoltre avuto un effetto significativo sugli acidi fenolici totali, sui flavonoidi e sull’acido L-ascorbico (P < 0,05). Il contenuto di acidi fenolici e di flavonoidi è diminuito con ogni estratto ed è risultato minore per il terzo estratto, a indicare che il terzo estratto ha mostrato l’attività antiossidante minore. Non è stata riscontrata alcuna differenza significativa tra le tre infusioni per quanto riguarda l’attività antimicrobica. Gli autori concludono che l’infuso di cisto, grazie al suo contenuto in polifenoli, esplica un effetto positivo sui marcatori dello stress ossidativo e sui profili lipidici. Si può pertanto ipotizzare che questa tipologia di preparazione esplichi un’ampia gamma di proprietà salutistiche esercitando un effetto benefico sul sistema cardiovascolare. Per verificare questi risultati sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche con un disegno sperimentale che preveda una maggiore numerosità campionaria e includa un gruppo di controllo placebo.

 

Kuchta A, Konopacka A, Waleron K, et al. The effect of Cistus incanus herbal tea supplementation on oxidative stress markers and lipid profile in healthy adults. Cardiol J. 2021;28(4):534-542. doi:10.5603/CJ.a2019.0028.