La depressione è uno dei problemi della sfera psichiatrica più comuni nella popolazione mondiale. Questa condizione, con dati purtroppo in crescita, è correlata a eventi stressanti a lungo termine che possono innescare una regolazione negativa della neurogenesi. Non occorre inoltre trascurare gli aspetti sociali. La patogenesi della depressione si basa inizialmente sulla carenza di serotonina, che è associata a sentimenti depressivi. Anche la deplezione di triptofano partecipa in modo determinante all’induzione dei sintomi depressivi. La riduzione a lungo termine di 5-idrossitriptofano (un precursore della serotonina, sintetizzato a partire dall’amminoacido triptofano) può alterare infatti il livello del fattore neurotrofico cerebrale (BDNF), una proteina della famiglia delle neurotrofine. Alcuni studi hanno anche mostrato che esiste una forte associazione tra un eccesso di neuro-infiammazione e i livelli di BDNF, a causa del rilascio di citochine pro-infiammatorie.
L’approccio terapeutico alla depressione attuato con i farmaci di sintesi ha luci ed ombre e anche per questo motivo, c’è un notevole interesse nella comunità scientifica verso opzioni di origine vegetali per la gestione di questo problema. Tuttavia, gli effetti sinergici dei farmaci antidepressivi con i principi attivi vegetali sono limitati. Questo studio randomizzato aperto, in singolo cieco ha approfondito proprio questo aspetto, valutando gli effetti sinergici di camomilla e zafferano, come terapia coadiuvante in soggetti con depressione lieve o moderata. Vi hanno partecipato 120 soggetti che sono stati assegnati in modo casuale al gruppo sperimentale (n = 60) o a un gruppo di controllo (n = 60). Dopo il consenso informato, hanno compilato il questionario PHQ-9, un test utilizzato per effettuare screening, diagnosi, monitoraggio e misura della gravità della depressione.
I partecipanti al gruppo sperimentale hanno assunto due volte al giorno per un mese una tisana a base di camomilla e zafferano (20 mg di camomilla e 1 mg di zafferano/bustina) insieme ai farmaci di routine; i partecipanti al gruppo di controllo hanno ricevuto soltanto farmaci di sintesi. Prima e dopo il trattamento sono stati prelevati campioni di sangue. Alla fine del periodo di studio è stato osservato che i sintomi depressivi sono migliorati in modo statisticamente significativo con entrambi i trattamenti. L’effetto della tisana a base di camomilla e zafferano ha potenziato l’efficacia dei farmaci e ha migliorato in modo significativo il punteggio sul questionario PHQ-9 e il livello di BDNF, riducendo i marcatori infiammatori (proteina C-reattiva) e aumentandone la disponibilità di triptofano a livello cerebrale. La terapia coadiuvante a base di erbe (camomilla e zafferano) ha determinato un miglioramento a lungo termine contro la depressione potenziando l’efficacia del trattamento farmacologico.
Fonte:
Ahmad S, Azhar A, Tikmani P, Rafique H, Khan A, Mesiya H, Saeed H. A randomized clinical trial to test efficacy of chamomile and saffron for neuroprotective and anti-inflammatory responses in depressive patients. Heliyon. 2022 Sep 30;8(10):e10774.