La curcuma (Curcuma longa, Zingiberaceae) è una pianta erbacea perenne coltivata in tutto il mondo, originaria dell’Asia meridionale o sudorientale. L’India ne è il maggior produttore, consumatore e fornitore. La sua radice viene utilizzata come spezia, conservante alimentare e colorante e in medicina tradizionale trova impiego a supporto di un’ampia gamma di condizioni. Disponibile in diverse forme (capsule, bevande energetiche, saponi, compresse, unguenti e cosmetici), la curcuma contiene carboidrati, fibre, proteine, vitamina C, magnesio, fosforo, potassio e calcio ed è una fonte importante di acidi grassi omega-3 e di acido alfa-linolenico. La maggioranza dei suoi fitocostituenti sono polifenoli e terpenoidi e la curcumina rappresenta l’80% dei polifenoli.

Una recente review presenta un’ampia panoramica delle attività della curcuma con un focus specifico sul costituente curcumina con riferimento a studi pubblicati in letteratura internazionale. Diversi studi hanno valutato le proprietà antinfiammatorie della curcuma: sperimentazioni precliniche hanno dimostrato l’azione antinfiammatoria della curcumina sui disturbi gastrointestinali mostrando che inibisce gli spasmi intestinali e la formazione di ulcere causate da stress, alcol, indometacina ecc. Il succo fresco di curcumina apporta benefici documentati in caso di malattie gastrointestinali quali dispepsia, infezione da Helicobacter pylori, morbo di Crohn, ulcera gastrica, e colite ulcerosa. Secondo uno studio la supplementazione per 8 settimane di compresse di curcuma ha sensibilmente migliorato i sintomi della sindrome dell’intestino irritabile (IBS) e i livelli di dolore, migliorando la qualità della vita. Uno studio pilota ha dimostrato che la curcumina è più efficace del placebo e della terapia convenzionale nel trattamento della colite ulcerosa; un altro studio clinico ha dimostrato un netto miglioramento di ulcere peptiche e i dolori addominale associato dopo la somministrazione di curcumina (600 mg 5/d) per 12 settimane. È stato dimostrato che l’estratto di curcuma migliora i marcatori infiammatori sierici in soggetti sani e in sovrappeso e che la curcumina è efficace quanto il cortisone orale o il fenilbutazone nell’infiammazione acuta.

Una ricerca condotta su pazienti con diagnosi di diabete di tipo 2 ha dimostrato un miglioramento della resistenza all’insulina, la riduzione dei livelli di glucosio e di insulina, una maggiore secrezione di adiponectina e una riduzione dei livelli di leptina, resistina, interleuchina (IL) 6, IL-1ß e fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-a). Tuttavia, un altro studio su partecipanti sani ha rilevato un basso impatto della curcuma sul glucosio plasmatico postprandiale, sull’insulina e sui valori della glicemia. Studi preclinici e clinici hanno dimostrato che la curcumina ha proprietà ipocolesterolemizzanti, anti-aterosclerotiche e protettive contro ischemia cardiaca; migliora il profilo lipidico dei soggetti con malattia cardiovascolare se somministrata da sola o in supporto agli interventi farmaceutici. Ulteriori studi ne hanno dimostrato l’azione protettiva nella malattia coronarica. È stato dimostrato inoltre che la curcumina (250 e 500 mg/d) esplica proprietà epatoprotettive: aumenta l’apoptosi negli epatociti danneggiati, riducendo al contempo gli effetti infiammatori, la fibrogenesi epatica e le lesioni epatiche.

Il succo della radice di curcuma è stato utilizzato per rilassare la muscolatura liscia della trachea e nel trattamento della bronchite, mentre la tosse e il mal di gola hanno tratto beneficio da gargarismi con un decotto di rizoma. La curcumina ha dimostrato di avere anche proprietà neuroprotettive: studi sull’animale hanno dimostrato che può ridurre lo stress ossidativo associato alla malattia di Alzheimer nonché la sua efficacia nel ridurre i sintomi del morbo di Parkinson aumentando la disponibilità di dopamina nel cervello. Secondo gli autori della review le formulazioni innovative con il ricorso alle nanotecnologie offrono risultati promettenti, aumentando il targeting della curcumina, la farmacocinetica, l’efficacia e l’assorbimento cellulare.

 

Fonte:
Fuloria S, Mehta J, Chandel A, et al. A comprehensive review on the therapeutic potential of Curcuma longa Linn. in relation to its major active constituent curcumin. Front Pharmacol. March 2022;13:820806.