La steatosi epatica non correlata all’abuso di alcol (NAFLD) è una condizione abbastanza diffusa a livello globale che si caratterizza per l’accumulo di grasso all’interno delle cellule del fegato. L’alimentazione e lo stile di vita svolgono un ruolo di primo piano nel favorire o nel prevenire la comparsa e le conseguenze di questa condizione. Non a caso nel suo trattamento si cerca innanzitutto di instaurare una dieta equilibrata e di favorire, nei casi necessari, anche la perdita di peso.

La ricerca finlandese

Questa recente ricerca finlandese ha esaminato in modo trasversale e longitudinale i dati di oltre 1.200 uomini e donne (inseriti nel più ampio studio ‘Kuopio Ischaemic Heart Disease Risk Factors’) mettendo a fuoco in modo specifico il ruolo degli acidi grassi polinsaturi (PUFA) della serie omega-3 e omega-6 nello sviluppo di questo problema. Dopo aver suddiviso la popolazione oggetto dello studio in 4 categorie in relazione ai livelli ematici di PUFA, si è visto che i soggetti con le concentrazioni più elevate di omega-6, e in particolare di acido linoleico, presentavano un rischio di steatosi epatica non alcolica significativamente inferiore (-70% circa) rispetto a coloro che avevano concentrazioni più basse. Le altre correlazioni, come ad esempio quella rilevata tra maggiori concentrazioni sieriche di omega-3 e minore prevalenza della steatosi epatica non alcolica, non sono risultate statisticamente significative.

Queste osservazioni sono in linea con i risultati di studi precedenti e confermano le proprietà antinfiammatorie dei PUFA, in particolare l’effetto positivo degli omega-6 sul metabolismo dei lipidi. Sulla base di questi dati gli autori suggeriscono di integrare la dieta con fonti alimentari di PUFA e soprattutto di acido linoleico, presenti in tutti gli oli vegetali, nella frutta secca a guscio, nei semi oleosi, nei cereali e in alcuni alimenti di origine animale (latticini e uova) all’interno di una strategia di prevenzione primaria della steatosi epatica non alcolica.

Fonte:

Mäkelä TNK, Tuomainen TP, Hantunen S, Virtanen JK. Associations of serum n-3 and n-6 polyunsaturated fatty acids with prevalence and incidence of non-alcoholic fatty liver disease. Am J Clin Nutr. 2022 Jun 1:nqac150. Epub ahead of print.