La radice di cimicifuga (Actaea racemosa L, sin. Cimicifuga racemosa), utilizzata come pianta medicinale dai nativi Americani e nota anche come ‘black cohosh’, viene spesso impiegata per la formulazione di preparati volti ad alleviare i sintomi della menopausa e della dismenorrea, sebbene i dati di letteratura internazionale non siano ancora definitivi.

Contiene diversi princìpi attivi, inclusi composti fenolici della categoria degli isoflavoni (formononetina) ad azione fitoestrogenica. Tuttavia, l’estratto alcolico isopropilico (iCR) – ottenuto con un metodo estrattivo che elimina la componente fitoestrogenica – può essere utilizzato anche da donne con tumore al seno.

Studi sulla sicurezza

Diversi studi clinici ne hanno mostrato la sicurezza in questo contesto, mentre uno studio osservazionale retrospettivo su donne con tumore al seno ha mostrato che quest’estratto migliora la sopravvivenza libera da malattia.

Secondo una recente metanalisi l’estratto isopropanolico di Actaea racemosa è paragonabile all’estradiolo transdermico a basse dosi o al tibolone sui disturbi della menopausa, ma presenta un migliore profilo rischio-beneficio rispetto al tibolone.
Dati preliminari non ancora consolidati suggeriscono inoltre che la cimicifuga ha effetti antiosteoporotici e può migliorare la formazione ossea.

Dati preclinici suggeriscono che la pianta può diminuire la proliferazione cellulare nel tumore della prostata e indurre una risposta apoptotica nelle cellule del tumore epatico.

Effetti collaterali

Tra i potenziali effetti collaterali sono stati riferiti eruzioni cutanee, vertigini, mal di testa, nausea e vomito se assunta la pianta viene in dosi superiori a quelle consigliate. Non assumere in gravidanza per la potenziale attività abortiva.

In Italia il Ministero della Salute, nell’elenco delle piante autorizzate per gli integratori alimentari, richiede di riportare come avvertenza supplementare per i preparati a base di Cimicifuga, di non utilizzare in caso di disfunzioni o malattie epatiche.

Fonte: American Botanical Council.