Molte sostanze di origine naturale, come ad esempio i polifenoli, possono indurre l’apoptosi nelle cellule tumorali modulando gli enzimi coinvolti nel metabolismo degli xenobiotici e le vie metaboliche.
Il cardo mariano (Silybum marianum, Asteraceae) contiene una classe di polifenoli, i flavonolignani, che hanno dimostrato attività chemiopreventiva e chemiosensibilizzante in modelli tumorali sperimentali.
Questa revisione descrive gli studi e gli articoli scientifici (per lo più in vitro e in vivo) pubblicati sulle potenziali attività del cardo mariano in alcune tipologie di tumore gastrointestinale.
Studi sull’attività di silimarina e silibinina
Sei studi in vitro hanno analizzato gli effetti della silimarina e silibinina sul tumore gastrico e ne hanno dimostrato gli effetti antitumorali esplicati inibendo la crescita tumorale e inducendo l’apoptosi attraverso le vie di segnalazione coinvolte nella regolazione della proliferazione cellulare. La silibinina ha inoltre potenziato gli effetti del chemioterapico paclitaxel, derivato da aghi e corteccia di Taxus brevifolia (tasso del Pacifico).
Sette studi in vitro e in vivo hanno esaminato gli effetti di silimarina e silibinina su linee cellulari di cancro al pancreas umano e animale mostrando effetti di inibizione della proliferazione cellulare, di induzione dell’apoptosi e regolazione dei geni coinvolti nella progressione del ciclo cellulare.
Quarantadue studi, tra cui tre studi sull’uomo, anche se di bassa qualità, hanno esaminato gli effetti di silimarina e di silibinina nel cancro del colon-retto. Due studi sull’uomo hanno dimostrato proprietà chemiopreventive; gli studi in vitro e in vivo hanno dimostrato un’attività in questo ambito riducendo la migrazione, la proliferazione e il danno ossidativo cellulare attraverso le vie di segnalazione.
Cinque studi in vitro e in vivo sugli effetti di silimarina e della silibinina in cellule di carcinoma epatico umano hanno mostrato la riduzione della vitalità cellulare e induzione.
La silimarina ha una tossicità relativamente bassa, ma può aumentare la secrezione e il flusso biliare e a dosi elevate avere un effetto lassativo. Questa sostanza presenta, inoltre, una scarsa biodisponibilità con livelli di assorbimento dal 20% al 50%.
Conclusioni
Gli effetti chemioprotettivi di silimarina e silibinina sono promettenti e potrebbero essere applicati per ridurre gli effetti collaterali della chemio e della radioterapia in varie tipologie di tumore gastrointestinale.
Sulla base di questi dati, concludono gli autori, possono essere progettati studi clinici sull’uomo volti a valutarne l’efficacia e la sicurezza e il successivo impiego in questo ambito.
Fonte: Fallah M, Davoodvandi A, Nikmanzar S, et al. Silymarin (milk thistle extract) as a therapeutic agent in gastrointestinal cancer. Biomed Pharmacother. October 2021;142:112024. doi: 10.1016/j.biopha.2021.112024.