Una dieta mediterranea “green”, ossia contenente ancora più vegetali e pochissima carne rossa o pollame, può avere maggiori benefici sulla salute cardiovascolare e metabolica rispetto alla versione tradizionale.
Lo riferisce uno studio pubblicato sulla rivista Heart. Per verificare se una versione più “green” della classica dieta mediterranea potesse avere maggiori benefici per la salute, 294 persone sedentarie e moderatamente obese (indice di massa corporea: 31) con età media di 51 anni sono state suddivise in tre gruppi in base alla dieta.
Il primo gruppo ha ricevuto indicazioni su come potenziare l’attività fisica e linee guida per praticare una dieta salutare; il secondo ha ricevuto la stessa guida sull’attività fisica più consigli su come seguire una dieta mediterranea tradizionale a ridotto contenuto calorico (1.500-1.800 kcal al giorno per gli uomini e 1.200-1.400 kcal al giorno per le donne), a basso contenuto di carboidrati semplici, ricca di verdure, con pollame e pesce in sostituzione della carne rossa, e 28 g al giorno di noci.
Il terzo gruppo ha ricevuto una guida sull’attività fisica e consigli su come seguire una versione “green” della dieta mediterranea (“Green Med”). Tale dieta, a ridotto contenuto calorico, includeva 28 g al giorno di noci, quantità maggiori di vegetali, eliminazione di carne rossa o lavorata, oltre a 3-4 tazze al giorno di tè verde e 100 g di cubetti congelati di Wolffia globosa, una forma ad alto contenuto proteico della lenticchia d’acqua, come parziale sostituto delle proteine animali.
Dopo sei mesi, è stato valutato l’effetto di ciascuno di questi regimi alimentari sulla perdita di peso e sui fattori di rischio cardiovascolare e metabolico.
Le persone che hanno seguito la dieta mediterranea Green hanno perso 6,2 kg, quelle che hanno seguito la dieta mediterranea tradizionale 5,4 kg e i soggetti del primo gruppo solo 1,5 kg. La circonferenza vita si è ridotta in media di 8,6 cm tra coloro che hanno seguito la dieta Green Med, di 6,8 cm tra quelli che hanno seguito la dieta mediterranea classica e di 4,3 cm con la dieta sana. Nel gruppo dieta mediterranea Green è stata, inoltre, riscontrata una riduzione maggiore del colesterolo a bassa densità (LDL) e di altri fattori di rischio cardiovascolare e metabolico.
Questi cambiamenti hanno determinato un calo quasi doppio del punteggio di rischio Framingham a 10 anni tra le persone che hanno seguito la dieta Green Med.
Fonte: Tsaban G, Yaskolka Meir A, Rinott E, et al. The effect of green Mediterranean diet on cardiometabolic risk; a randomised controlled trial. Heart Published Online First: 23 November 2020. doi: 10.1136/heartjnl-2020-317802.