Anice verde: molte le novità dalla ricerca scientifica

 

Oltre a quanto trasmesso dall’impiego tradizionale, comune a molte culture dell’area mediterranea, esistono anche ricerche condotte sull’anice.

Studi clinici sull’uomo hanno mostrato che l’anice (Pimpinella anisum, Apiaceae) esplica degli effetti benefici sulla stitichezza, confermando l’impiego tradizionale nell’ambito dei disturbi gastrointestinali. Ad esempio, uno studio randomizzato in doppio cieco su 107 persone ha evidenziato che 3 grammi di anice in polvere dopo ogni pasto risultavano efficaci sui sintomi della dispepsia funzionale; uno studio condotto su un piccolo campione di 25 persone ricoverate in un hospice di cure palliative ha mostrato che un trattamento aromaterapico con una miscela di oli essenziali, incluso l’olio di anice, riduce i sintomi della nausea.

In un piccolo studio randomizzato, in crossover e controllato con placebo un decotto composto da più erbe (anice, finocchio, fiori di sambuco e senna) si è rivelato un trattamento sicuro ed efficace per la stipsi cronica.

I trial sull’uomo hanno anche studiato l’anice per i sintomi della menopausa, dato il suo contenuto in fitoestrogeni: ad esempio, uno studio randomizzato e controllato ha rilevato che 300 mg di un estratto di anice assunto quotidianamente erano efficaci nel ridurre il numero e l’intensità delle vampate di calore di donne in menopausa.

Alcuni studi sull’animale hanno vagliato poi l’attività anticonvulsivante dell’anice: l’olio essenziale di anice ha dimostrato di ridurre le crisi epilettiche e il danno cerebrale a queste correlato aumentando il periodo di tempo tra una crisi e l’altra e diminuendone la gravità. Un altro studio ha indicato che l’effetto sui topi era dose-dipendente e “più soddisfacente” rispetto al fenobarbital.

I test in vitro su OE ed estratto di anice stanno mostrando nuove possibili applicazioni salutistiche di questa pianta aromatica. Il trans-anetolo e i suoi derivati ​​contribuiscono a ridurre lo sviluppo e la progressione neoplastica bloccando l’attivazione dei geni coinvolti nell’infiammazione, nella sopravvivenza e nella proliferazione cellulare e nello sviluppo dell’angiogenesi. Altri studi di laboratorio hanno valutato l’attività antiossidante dell’estratto idroalcolico di semi di anice con risultati incoraggianti.

 

Fonte: HERBAL GRAM, American Botanical Council.