Cumino nero, profilo lipidico e stress ossidativo

 

 

 

 

 

 

 

I semi di cumino nero (Nigella sativa) sono apprezzati per le loro proprietà curative da tempo immemorabile. Le prime notizie sulla coltivazione della pianta provengono dall’antico Egitto mentre nelle culture arabe i suoi semi sono noti come “semi benedetti”.

Nella medicina popolare orientale e in quella ayurvedica indiana i semi di cumino nero si utilizzano nel trattamento di problemi respiratori, digestivi, cardiovascolari e dermatologici, ma anche per sostenere le difese immunitarie e promuovere il benessere dell’organismo.

Questa recente revisione sistematica con metanalisi ha valutato gli effetti di N. sativa sul controllo glicemico, sui profili lipidici e sui biomarcatori dello stress infiammatorio e ossidativo.

Due autori indipendenti hanno esaminato in modo sistematico le banche dati medico-scientifiche EMBASE, Scopus, PubMed, Cochrane Library e Web of Science dall’inizio fino al 30 ottobre 2019 applicando come strumento per valutare la qualità metodologica delle ricerche analizzate il ‘Cochrane Collaboration risk of bias’.

Cinquanta studi randomizzati e controllati sono stati inclusi nella metanalisi che ha riscontrato una riduzione significativa dei valori di colesterolo totale, colesterolo LDL, colesterolo VLDL (Very Low Density Lipoprotein) e trigliceridi dopo l’assunzione di N. sativa. È stato inoltre osservato un effetto significativo sulla glicemia a digiuno e sull’emoglobina glicata.

In conclusione, scrivono i ricercatori autori dello studio, la metanalisi ha dimostrato gli effetti benefici di N. sativa sui valori di colesterolo totale, trigliceridi, colesterolo LDL e VLDL.

 

Fonte: Hallajzadeh J, Milajerdi A, Mobini M, et al. Effects of Nigella sativa on glycemic control, lipid profiles, and biomarkers of inflammatory and oxidative stress: A systematic review and meta-analysis of randomized controlled clinical trials. Phytother Res. 2020 May 11.