Cardamomo verde e fegato grasso

cardamomo verde

 

 

 

 

 

 

 

Gli effetti positivi del cardamomo verde (Elettaria cardamomum famiglia delle Zingiberaceae) su dislipidemia, epatomegalia (ingrossamento del fegato) e iperglicemia a digiuno sono stati evidenziati da diverse ricerche. La sua efficacia nella malattia epatica non alcolica (in sigla NAFLD, nota anche come fegato grasso) come componente epatica della sindrome metabolica non è stata a oggi indagata con studi clinici.

Un gruppo di ricercatori iraniani ha condotto uno studio clinico con l’intento di valutare gli effetti di questa spezia sui livelli sierici di glicemia, lipidi e irisina tra soggetti in sovrappeso o obesi affetti da malattia epatica non alcolica.

Lo studio iraniano

La ricerca è stata realizzata presso il Policlinico dell’ospedale centrale di Teheran. Sulla base dell’ecografia e dei criteri di ammissibilità, 87 partecipanti sono stati assegnati in modo casuale a due gruppi: un gruppo sperimentale (n = 43) e un gruppo placebo (n = 44). Il gruppo sperimentale ha ricevuto di due capsule a base di cardamomo (500 mg) 3 volte al giorno per 3 mesi; il gruppo placebo una sostanza simile ma inerte. Sono stati misurati i valori di irisina, glicemia a digiuno (FBS), insulina (FBI), colesterolo totale (TC), trigliceridi (TG), colesterolo LDL e HDL. Sono stati inoltre calcolati l’indice QUICK e l’HOMA index, un indice utilizzato per valutare l’insulinoresistenza. Rispetto al placebo nel gruppo sperimentale sono aumentati in modo statisticamente significativo il livello dell’ormone irisina, il colesterolo HDL e l’indice QUICK; sono diminuiti invece l’insulinemia, i trigliceridi, il colesterolo LDL, l’indice HOMA e il l’accumulo di grassi nel fegato (P <0,05).

Dopo aggiustamento dei fattori confondenti, i cambiamenti rilevati erano simili (P <0,05) fatta eccezione per il colesterolo LDL (P = 0,07). Le differenze tra i due gruppi per quanto riguarda insulinemia, colesterolo totale e indice di massa corporea (BMI) non sono risultate significative (P> 0,05).

L’integrazione con capsule di cardamomo ha quindi migliorato i livelli di glicemia, lipidi e irisina tra i soggetti in sovrappeso o obesi affetti da malattia epatica non alcolica. I cambiamenti di questi biomarker possono produrre effetti benefici su questo problema, hanno concluso i ricercatori suggerendo ulteriori studi sull’efficacia di questa spezia.

 

Fonte: Milad Daneshi-Maskooni, Seyed Ali Keshavar, Mostafa Qorbani et al. Green cardamom supplementation improves serum irisin, glucose indices, and lipid profiles in overweight or obese non-alcoholic fatty liver disease patients: a double-blind randomized placebo-controlled clinical trial. BMC Complementary and Alternative Medicine201919:59. https://doi.org/10.1186/s12906-019-2465-0