Vendita online di integratori alimentari, indagine europea

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Nel 2017 la Commissione europea ha avviato un programma coordinato dall’Unione Europea (UE) finalizzato al controllo delle vendite online di preparati alimentari. Obiettivo di tale iniziativa era individuare e controllare in modo coordinato i siti che offrono prodotti non conformi alle normative comunitarie in materia di alimenti. Il programma si è concentrato in particolare sugli integratori alimentari che vantano indicazioni salutistiche non autorizzate dal Regolamento europeo 1169 del 2011, ma anche su alcuni novel food non autorizzati nell’UE, che sono stati oggetto di notifiche al sistema RASFF (Rapid Alert System for Food and Feed). L’indagine, condotta in modo coordinato da 25 Stati UE più Svizzera e Norvegia, è stata svolta nel settembre 2017 e ha riguardato 1.077 siti. La Commissione europea ne ha pubblicato i risultati; sono risultati quattro novel food non autorizzati:

  • Agmatina (4-amminobutil) guanidina solfato, un integratore muscolare;
  • Acacia rigidula, per la perdita di peso;
  • Epimedium grandiflorum, come afrodisiaco maschile;
  • Hoodia gordonii, per ridurre l’appetito.

Ogni Stato ha cercato questi prodotti sui siti nella propria lingua: ne sono stati trovati 779, venduti per il 65% da operatori del paese che ha effettuato il controllo, per il 20% da soggetti di altri paesi dell’Unione europea e per il 15% da Stati Uniti e Cina, paesi terzi. L’Italia ha individuato 20 prodotti irregolari, di cui 12 integratori non autorizzati e otto con indicazioni scorrette o non ammesse. Tredici venditori erano italiani, due di altri Stati dell’Unione Europea, uno statunitense.

Fonte: https://ec.europa.eu/food/sites/food/files/oc_oof_analysis_main_outcome_en.pdf