Mirtillo americano nelle infezioni urinarie

Le infezioni del tratto urinario (UTI) sono molto comuni; le forme non complicate nei soggetti sani sono più frequenti nelle donne rispetto agli uomini e sono comunemente trattate con gli antibiotici. Le donne con questa tipologia di infezioni spesso assumono più antibiotici in brevi periodi di tempo; in alcuni casi questi farmaci sono utilizzati come profilassi. Questo impiego degli antibiotici aumenta il rischio di sviluppare antibioticoresistenza, un problema sempre più diffuso a livello globale. Il mirtillo rosso americano (Vaccinium macrocarpon, Ericaceae) viene spesso utilizzato soprattutto dalle donne per prevenire e/o trattare i disturbi e le infezioni urinarie: la sua attività in questo contesto è stata valutata da una recente revisione sistematica con meta-analisi. Gli autori hanno ricercato sulle banche dati EMBASE e MEDLINE gli studi clinici randomizzati e controllati realizzati su donne non gravide con più di 18 anni che mettevano a confronto preparati a base di mirtillo americano con un controllo placebo o con l’assenza di trattamento. Sette studi randomizzati e controllati rispondevano a tali i criteri di inclusione, con un totale di 1498 partecipanti. Questi i risultati: il rischio di recidiva UTI è stato ridotto del 26% tra le donne che avevano utilizzato preparati di mirtillo rosso rispetto al gruppo placebo o di controllo; fra le donne che non avevano un’infezione urinaria all’arruolamento la riduzione del rischio è stata del 35%. Tuttavia, tra le partecipanti trattate per UTI prima dell’inizio dello studio, la riduzione del rischio non è risultata statisticamente significativa. Cinque studi hanno riportato effetti avversi, ma nessuno di grave entità. “Questa prima metanalisi sul mirtillo americano come supplemento nutrizionale per ridurre il rischio di recidiva di UTI non complicate in donne sane non gravide” – scrivono gli autori – suggerisce che questa pianta può essere utilizzata da donne in buona salute come approccio non farmacologico per prevenire infezioni urinarie ricorrenti non complicate”. Questi risultati dovrebbero essere confermati con nuovi studi. Tra i limiti della revisione vi sono le differenze nelle popolazioni dello studio e problemi di qualità del protocollo di alcune ricerche.

Fonte: Fu Z, Liska D, Talan D, Chung M. Cranberry reduces the risk of urinary tract infection recurrence in otherwise healthy women: a systematic review and meta-analysis. J Nutr. 2017;147(12):2282-2288.