Withania e funzione tiroidea: risultati incoraggianti da studio indiano

Secondo un recente studio indiano gli estratti della radice di Ashwagandha (Withania somnifera), una pianta della tradizione ayurvedica utilizzata anche in Occidente, contribuiscono a normalizzare i livelli degli ormoni tiroidei. L’assunzione per 8 settimane di un estratto dalla radice di questa pianta, infatti, ha contribuito a riportare nella norma i valori dell’ormone tireostimolante (TSH), della tiroxina (T4) e della triiodiotironina (T3) in soggetti con valori alti di TSH. I risultati mostrano un ruolo potenziale di questa pianta nella regolazione dell’asse HPT, riconducibile probabilmente alla sua azione anti-stress e di riduzione del cortisolo. La withania, il cui nome in sanscrito significa “odora come un cavallo” a causa dell’intenso odore della radice appena raccolta, viene utilizzata nella medicina ayurvedica da migliaia di anni come adattogeno per rigenerare la salute, mantenere l’omeostasi, sostenere la funzione tiroidea e mantenere l’equilibrio ormonale. Secondo l’ultimo report dell’American Botanical Council (ABC), è anche una delle piante medicinali più vendute negli Stati Uniti per il suo ampio ventaglio di benefici salutistici che includono la riduzione dello stress e l’azione su funzione cognitiva, sonno, benessere metabolico, prestazioni sportive ecc. “La letteratura scientifica riporta che la radice di Ashwagandha agisce contro lo stress e promuove l’equilibrio stabilizzando i livelli di alcuni ormoni chiave. Questa pubblicazione è la prima a valutarne l’impatto sugli ormoni tiroidei e il ruolo a sostegno di una normale funzionalità di questa importante ghiandola”, scrivono gli autori della ricerca. Allo studio, in doppio cieco randomizzato e controllato con placebo, hanno partecipato 50 persone con valori elevati di TSH che hanno assunto con criterio casuale un preparato a base di Ashwagandha (600 mg al giorno) o un placebo per 8 settimane. Nel gruppo verum i valori di TSH, T4 e T3 sono migliorati in maniera significativa, con un trend verso la normalizzazione rispettivamente del 19%, del 45% e del 21%. La ricerca ha dunque mostrato il ruolo dell’estratto di Ashwagandha nella normalizzazione dei valori degli ormoni tiroidei in soggetti con ipotiroidismo subclinico; sono necessari nuovi studi per chiarire i meccanismi d’azione coinvolti.

Fonte: A.K. Sharma et al. Efficacy and Safety of Ashwagandha Root Extract in Subclinical Hypothyroid Patients: A Double-Blind, Randomized Placebo-Controlled Trial. Journal of Alternative and Complementary Medicine. Published online ahead of print, doi: 10.1089/acm.2017.0183