Resveratrolo: un aiuto nei casi di deterioramento cognitivo

Il deterioramento cognitivo è un sintomo dell’invecchiamento e di patologie ad esso associate come la demenza senile: un recente lavoro ha esaminato il ruolo del resveratrolo in questa condizione. È già stato riconosciuto che alcune sostanze nutrizionali e fitochimiche sono in grado di influenzare la struttura, la funzione e la cognizione a livello cerebrale e studi in vivo hanno dimostrato che il resveratrolo, un polifenolo presente nell’uva (Vitis vinifera) e nel vino, può avere effetti neuroprotettivi. Studi preliminari realizzati su persone sane hanno mostrato che il resveratrolo aumenta il flusso sanguigno cerebrale, il controllo della glicemia e migliora anche le prestazioni della memoria. Secondo gli autori di un recente articolo pubblicato sulla rivista Phytotherapy Research, il resveratrolo potrebbe avere un effetto positivo sul deterioramento cognitivo di lieve entità. Per verificare questa ipotesi è stato condotto uno studio randomizzato in doppio cieco controllato con placebo su 42 persone di età compresa tra 50 e 80 anni con diagnosi di deterioramento cognitivo lieve secondo i criteri della Mayo Clinic e a rischio potenziale di demenza. Per 26 settimane hanno ricevuto 200 mg di resveratrolo al giorno più 350 mg di quercetina, aggiunta al resveratrolo per aumentarne la biodisponibilità; il gruppo di controllo ha ricevuto capsule a base di olio d’oliva (Olea europaea – VIA Vitamina, 1.015 mg al giorno). Ai partecipanti allo studio è stato chiesto di non modificare la normale dieta né la routine di attività fisica. Alla fine dello studio l’apprendimento e le prestazioni della memoria dichiarativa sono state valutate con un test di apprendimento verbale (Rey Auditory Test); la variazione di volume della materia grigia cerebrale e dell’ippocampo e la connettività funzionale allo stato di riposo (RSFC) sono state valutate tramite risonanza magnetica e il controllo del glucosio con esami del sangue. Non è stato rilevato nessun cambiamento significativo nelle performance della memoria rispetto all’inizio dello studio, mentre si è osservata una diminuzione significativa dell’emoglobina glicata (HbA1c) nel gruppo resveratrolo (P = 0,005) ma non nel gruppo di controllo. Inoltre, il resveratrolo ha aumentato in modo significativo la connettività funzionale allo stato di riposo tra ippocampo destro e corteccia angolare destra rispetto al placebo (P <0,001) e determinato una moderata conservazione nel volume dell’ippocampo sinistro. Secondo gli autori “tali risultati indicano che questa sostanza è in grado di influire positivamente sui processi di lieve deterioramento cognitivo”, ma sono necessarie nuove ricerche. Una limitazione dello studio sta nel fatto che gli effetti attribuiti al resveratrolo potrebbero essere stati influenzati dalla quercetina.

 

Fonte: Köbe T, Witte AV, Schnelle A, et al. Impact of resveratrol on glucose control, hippocampal structure and connectivity, and memory performance in patients with mild cognitive impairment. Front Neurosci. 2017;11:105.  Phytother Res. 2017 Jun 20.