Pilosella, stimolare la diuresi naturalmente.

 

La pilosella (Hieracium pilosella L.) è una pianta erbacea ispida e perenne, appartenente alla famiglia delle Asteracee.

Nota anche come “orecchio di topo” o “lingua di gatto”, cresce spontanea nei luoghi aridi, montuosi e soleggiati dell’Europa e dell’Asia del nord; nei campi sia di pianura sia di montagna questa piccola pianta è facilmente riconoscibile sia dalla sua rosetta di foglie intere, oblunghe e ricoperte di una fitta peluria che le rende grigiastre, sia dai capolini color giallo zolfo che partono direttamente dal centro della rosetta e che raramente superano i 15 centimetri di altezza.

Tradizionalmente la pilosella è stata reputata una pianta vulneraria e astringente. Dioscoride, infatti, la utilizzava per rinsaldare le fratture craniche mentre il Tabernaemontanus, medico e botanico tedesco, impiegava questa droga come rimedio specifico per le emorroidi. Fu Santa Hildegarda di Bingen nel XII secolo a intuire per la prima volta le reali proprietà diuretiche di questa pianta, che da allora si utilizza quasi esclusivamente per stimolare la diuresi.

Attualmente la pilosella viene impiegata come pianta ad azione diuretica e antiurica, essendo in grado di aumentare considerevolmente sia la quantità di urina (l’infuso di pianta fresca in concentrazione dell’ 1% è in grado di raddoppiare la quantità di urina escreta) sia la quantità di cloruri e di sostanze azotate presenti al suo interno. L’indicazione principale dell’utilizzo, prevalentemente in infuso, di questa pianta è pertanto la litiasi urinaria, ma anche la stasi di liquidi che è causa di cellulite e sovrappeso.

All’attività diuretica di questa pianta, dovuta essenzialmente ai flavonoidi, si aggiunge una discreta attività antisettica, soprattutto nei confronti del genere Brucella, e di riparazione della mucosa vescicale che ne fa un buon rimedio contro le infezioni e le conseguenti infiammazioni, anche ricorrenti, delle basse vie urinarie.

Un aspetto poco considerato dell’attività del fitocomplesso di questa pianta sono le proprietà colagoghe, coleretiche e di sostegno all’attività di detossificazione da parte del fegato.

Infine a puro titolo di curiosità, Olivier De Serres, agronomo e botanico francese del XVI secolo, assicurava che il succo estratto dalla pilosella veniva impiegato per temperare i metalli utilizzati per la fabbricazione di spade e coltelli. Egli diceva, inoltre, che i coltelli trattati con questa tempera fossero in grado di tagliare il metallo come se fosse legno.

Fonte: E. Campanini, Dizionario di Fitoterapia e Piante medicinali, ed. Tecniche Nuove pagg.952.