Metanalisi sull’iperico ne conferma l’efficacia

L’iperico (Hypericum perforatum) è ampiamente utilizzato nel trattamento della depressione da lieve a moderata. Secondo gli autori di una recente metanalisi, è una pianta ben studiata, anche se le ricerche hanno dato talvolta risultati contrastanti. L’ultima importante metanalisi in materia, pubblicata nel 2008 da Linde e colleghi, aveva ritenuto questa pianta superiore al placebo e simile agli antidepressivi convenzionali. Da allora sono state svolte altre ricerche, sulle quali quest’ultima revisione sistematica con metanalisi offre un’analisi aggiornata. E’ stata realizzata una ricerca sulle banche dati internazionali (dal 1° gennaio 1960 al 1° maggio 2016): PubMed; Ovid; Clinical Trials Register Cochrane Collaboration; China National Knowledge Infrastructure e Wanfang. Sono stati inclusi gli studi che rispondevano ai seguenti criteri: studi randomizzati controllati; estratto standardizzato di iperico versus inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI); pazienti con diagnosi clinica di disturbo depressivo maggiore secondo i criteri del Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quarta edizione (DSM-IV); outcome di efficacia e sicurezza del trattamento estraibili; campione di almeno 20 persone. Le misure di outcome primarie erano la risposta al trattamento e la sicurezza/incidenza degli eventi avversi. Sono stati utilizzati la scala Jadad e gli strumenti della Cochrane Collaboration per la valutazione del rischio di bias per valutare la metodologia. Sono stati individuati 5.428 articoli complessivamente, dei quali 27 rispondevano ai criteri di inclusione (totale 3.808 pazienti). Si tratta di studi realizzati in Cina, Germania, Danimarca, Brasile e Stati Uniti su pazienti con depressione lieve-moderata, per i quali sono stati utilizzati estratti di iperico standardizzati (0.3% di ipericina e 2-5% di iperforina), in dosi da 300-1350 mg/die, durata del trattamento da 4 a 12 settimane. Secondo la metanalisi, l’estratto di iperico ha mostrato un tasso di risposta simile ai farmaci di sintesi SSRI (CI 95%, 0924-1042; p <0.001). Risultati simili sono stati trovati anche su un sottogruppo di soli articoli di buona qualità metodologica (scala Jadad 3 o superiore). L’estratto di iperico ha mostrato, inoltre, un tasso di abbandono significativamente inferiore rispetto al trattamento con SSRI (CI 95%, 0478-0697; p <0.001). Secondo gli autori, questi dati rafforzano ulteriormente l’efficacia clinica dell’iperico sui sintomi della depressione, con un numero significativamente inferiore di pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di effetti avversi/collaterali. Infine, rispetto alla precedente review della Cochrane, questa metanalisi include studi più recenti, di maggiore numerosità campionaria e pubblicati anche in cinese, estendendo così i risultati di quella revisione. Sono necessari tuttavia studi a lungo termine e su bambini con meno di 18 anni e un consensus sulle dosi da utilizzare.

Fonte: Ng QX, Venkatanarayanan N, Ho CYX. Clinical use of Hypericum perforatum (St John’s wort) in depression: A meta-analysis. J Affect Disord. 2017;210:211-221.