Orto botanico di Lucca: riapre biblioteca

Dopo un accurato restauro, la biblioteca scientifica dell’orto botanico di Lucca è tornata fruibile al pubblico e, con essa, il patrimonio librario e di erbari dedicato in particolare alla botanica. Composta di un fondo antico e di uno moderno, oggi la biblioteca antica conserva circa 550 libri, fra periodici e monografie, di cui 11 del ‘500, 24 del ‘600, 72 del ‘700, 480 risalenti al 1800 e otto periodici. La biblioteca moderna si compone invece di circa 300 libri; inoltre, sono stati ricollocati nelle sale ristrutturate, numerosi erbari e collezioni di erbe essiccate. Gli erbari custoditi sono l’erbario Nicolai Giuseppe Maria, risalente al XVII secolo, l’erbario “anonimo C” del XVIII secolo, l’erbario Puccinelli del XIX secolo, l’erbario Flora lucensis exsiccata, Herbarium universale del XIX secolo (16 cassette), l’Herbarium (3 cassette, XIX secolo), l’Herbarium Bicchianum (155 scatole, XIX secolo), l’Erbario crittogamico italiano (20 pacchi, XIX secolo), l’ Erbario Melinossi (XX secolo), l’Erbario medico Pellegrini (XIX secolo), la Collezione Roberto Narducci (funghi). L’orto botanico della città toscana nasce nel XIX secolo ed è proprio in quel periodo che si formano le più ricche collezioni presenti ancora oggi. La più antica è quella denominata “Nicolai Giuseppe Maria”, poi quella “Puccinelli”, costituita da circa 2.000 esemplari con campioni di provenienza locale. La collezione più ricca è invece l’Herbarium Bicchianum, che si compone di 155 pacchi, ricchi di circa 10.000 campioni. Con la riapertura ufficiale al pubblico, si riunisce in un unico luogo il vasto patrimonio dedicato alla botanica.