Social Media sempre più importanti per la vendita di prodotti cosmetici

QR code, m-commerceIl Social Commerce si appresta a diventare uno strumento fondamentale per la vendita di prodotti cosmetici. Enrico Giubertoni, esperto di strategie sui social media, ha fornito una lettura di questa tendenza intervenendo all’assemblea dei soci del Gruppo Cosmetici Erboristeria (GCEr), il 24 giugno scorso.

Secondo i dati riportati dall’esperto, il fatturato complessivo del Social Commerce ha raggiunto un valore complessivo di $ 30 miliardi nel 2015, in crescita del 50% rispetto all’anno precedente e oltre il doppio di quanto registrato nel 2013. Un fenomeno che si spiega soprattutto con il diverso modo di vivere l’acquisto che si sta sviluppando con la capillare diffusione delle soluzioni tecnologiche mobile (più smartphone che tablet).

I dati riportati da Giubertoni sugli acquisti di prodotti di bellezza negli USA sono illuminanti, in particolare nel descrivere il rapporto dei Millenial (la generazione nata tra il 1980 e il 2000) col piccolo schermo:

  • il 77% di essi porta sempre con sé il cellulare
  • due su tre ammettono di controllarlo più di 30 volte al giorno
  • l’81% svolge le proprie ricerche preliminari sui prodotti beauty utilizzando uno smartphone
  • nel 64% l’acquisto viene effettuato via

Il termine “Social Commerce”, comunque, include anche le transazioni offline favorite dai canali social. In quest’ottica, appare ancor più significativa l’interazione tra uso del device mobile e la relazione col negozio tradizionale. Il 63% degli intervistati utilizza lo smartphone per la ricerca di prodotti anche quando è all’interno di un negozio fisico e il 42% ammette che il più delle volte si serve del negozio solo per testare di persona i prodotti di bellezza, ma l’acquisto finale viene perfezionato online o su mobile. A fronte di questi dati non stupiscono le ottimistiche previsioni degli esperti: “entro 5-10 anni ognuno sarà diventato un mobile shopper”.

Gran parte di questa adesione ai canali mobile si spiega con la loro marcata caratteristica di essere “social”: il 64% dei millennial e il 53% dei baby boomer, infatti, amano condividere esperienze, fatti e opinioni sui brand. “Vogliono appartenere e partecipare, non essere informati” spiega Giubertoni rivelando anche che il 52% degli intervistati si affida agli esperti di bellezza sui social media prima degli acquisti e il 45% a blog di settore e siti web. Anche il grado di coinvolgimento dell’utente è fondamentale: il 31% dei millenial acquista un prodotto dopo avere espresso un “like” su Facebook e il 28% dopo un “Pin” su Pinterest.

I social network diventano così proficui veicoli di vendita con acquisti che variano tra i $20-74. Non sorprende che siano soprattutto le immagini a facilitare le vendite. Una transazione su Instagram vale mediamente $65 e una su Polyvore (un sito che permette di creare dei collage personalizzati) rende oltre $66. Per contro, un ordine su Facebook ha un valore medio di $55 e su Twitter di poco più di $46.

 

by Simone Montonati