Integratori alimentari: dati di mercato

BlütenpollenProsegue, ma con un rallentamento, la crescita del mercato degli integratori alimentari (+7,5% a valore e +6,6% in pezzi – periodo di riferimento gennaio 2016). Tale andamento riguarda tutti i canali di distribuzione. Fra questi, la farmacia registra il 92% del fatturato totale degli integratori, pari a quasi 2,6 miliardi euro, dove gli integratori sono perciò la seconda categoria di prodotti più venduta dopo il farmaco su prescrizione. Ancora positivo l’andamento degli integratori alimentari nel mass market, dove si rileva un incremento dei consumi a scaffale dell’8,9%, e nei corner pharma che riportano un trend importante a valore pari al +7%, sostenuto da un aumento dei volumi dell’1,1%. Guardando al dato mensile, gli integratori alimentari registrano complessivamente nella grande distribuzione un incremento a valore dell’1,7% (dati New Line Ricerche di Mercato e IRi MAT, gennaio 2016). Tra le categorie che hanno riportato i trend più dinamici a valore nell’ultimo anno, superiori alla media del mercato, si evidenziano segmenti di nicchia legati ad alcuni ambiti di utilizzo molto specialistici. Oltre a sali minerali e ipocolesterolemizzanti, con trend rispettivamente del 23% e del 12% circa e si collocano nelle prime dieci posizioni del mercato, emergono nell’ultimo anno i segmenti degli antiacidi (+24%), delle neuropatie periferiche (+19,4%), i prodotti per i problemi della prostata (+17,3%), gli integratori per la memoria e le funzioni cognitive (+13,3%). Di rilievo anche i risultati dei coadiuvanti per l’infertilità (+8,9%), che rappresentano lo 0,9%, dei prodotti antietà (+12,9%), e dei coadiuvanti per il tono dell’umore (+11,6%), con quote dello 0,4%. I prodotti antinausea, infine, hanno generato un valore di sell out di 6 milioni di euro, con un incremento del 97%.