Berberis vulgaris, profilo e attività

Uno studio di ricercatori iraniani ha esaminato l’azione terapeutica del crespino (Berberis vulgaris), un arbusto fitto e spinoso della famiglia delle Berberidacee che forma siepi o cresce sui poggi calcarei in tutta Europa: i più importanti composti identificati in questa pianta sono berberina, oxyacantina, palmatina, bervulcina, berbamina, columbamina, jatrorrizina, coptisina e berbamina. Oltre agli alcaloidi, fra i componenti di questa pianta si segnalano acidi organici come l’acido chelidonico, citrico e malico, resine, tannini, pectine e mucillagini. Il documento ha cercato di determinare il ruolo e l’effetto dell’estratto di Berberis v. sui vari distretti del corpo. I risultati hanno mostrato che la berberina aumenta la sensibilità all’insulina ed è in grado di inibire alfa-glucosidasi e adipogenesi e quindi funziona come agente anti-obesità e ipoglicemizzante. La berberina riduce la densità di colesterolo e trigliceridi e può migliorare la funzione degli enzimi epatici, quindi, può essere suggerita come estratto vegetale ipolipemizzante ed epatoprotettivo. Si ricorda che la berberina può provocare disturbi gastroenterici, a carico del SNC e dell’apparato cardiocircolatorio. Gli effetti epatoprotettivi dell’estratto sono probabilmente correlati alle sue proprietà antiossidanti. Gli studi scientifici hanno dimostrato che questa pianta ha numerosi benefici per la salute, mostrando anche un’azione antinfiammatoria. Essa inoltre può essere utilizzata per trattare un’ampia varietà di disturbi, fra cui malattie del fegato e della cistifellea, problemi digestivi e del tratto urinario.

Fonte: Zarei A, Changizi-Ashtiyani S, Taheri S, Ramezani M. A quick overview on some aspects of endocrinological and therapeutic effects of Berberis vulgaris L. Avicenna J Phytomed. 2015 Nov-Dec;5(6):485-97.