Per l’undicesimo anno consecutivo anche nel 2014 sono aumentate negli Stati Uniti le vendite degli integratori a base di ingredienti vegetali. Una crescita del 6.8%, per un totale di oltre 6.4 miliardi di dollari. Questi dati sono stati diffusi all’inizio di settembre da HerbalGram, la rivista pubblicata dall’associazione American Botanical Council (ABC). Le vendite sono aumentate del 2.1% nei canali mainstream rispetto all’anno precedente e del 5,2% in quello dei negozi specializzati in prodotti naturali e nei drugstore. Le cifre divulgate da Herbal Gram si basano sulle statistiche elaborate dal Nutrition Business Journal (NBJ) e dalle società specializzate in ricerche di mercato SPINS e IRI. Esse riguardano inoltre soltanto una parte dei prodotti a base di piante, con l’esclusione di tisane e infusi, cosmesi naturale e farmaci approvati dalla FDA e venduti come OTC.
Nel canale mainstream nel 2014 le erbe più vendute sono state il marrubio (Marrubium vulgare), utilizzato soprattutto in pasticche per la tosse; il mirtillo rosso (Vaccinium macrocarpon), popolare per la sua azione nei disturbi del tratto urinario; l’echinacea (Echinacea spp.), per raffreddori e influenze stagionali; la cimicifuga (Actaea racemosa) per i disturbi del periodo menopausale e l’olio di semi di lino (Linum usitatissimum). Nei canali specializzati, invece, i cinque integratori più venduti sono stati la curcuma e gli estratti standardizzati in curcumina; l’erba di grano e d’orzo (Triticum aestivum e Hordeum vulgare); i semi di lini e il corrispondente olio (Linum usitatissimum); l’aloe (Aloe vera) e l’alga spirulina. Un aumento notevolissimo ha riguardato la curcuma, le cui vendite sono cresciute nel 2014 del 30.9%. L’onda positiva continua anche nei primi 6 mesi del 2015, con una crescita delle vendite degli integratori vegetali di circa il 12% rispetto al periodo precedente.