Cresce nel 2015 l’acquisto dei cosmetici

close-up of a facial cream (2)Riprende da parte degli italiani la propensione all’acquisto dei cosmetici: nel 2015 l’ammontare complessivo della spesa per i prodotti di igiene e bellezza sarà infatti di 9.400 milioni di euro, +0,3% rispetto all’anno precedente. È quanto prevede l’indagine congiunturale di Cosmetica Italia, l’Associazione nazionale delle Imprese cosmetiche. Il calo che il mercato cosmetico ha vissuto nel 2014 (-1%) non ha riguardato le erboristerie, in cui le vendite cosmetiche vivono da anni una crescita ininterrotta. Anche il 2015 si prospetta positivo: dopo un 1° semestre che ha registrato +2,8%, Cosmetica Italia prevede una crescita del +3% nel 2° semestre, e una chiusura a fine anno a +2,9%, che porterà il valore di questo mercato a superare i 430 milioni di euro. L’interesse dei consumatori per i cosmetici a connotazione naturale non cessa dall’aumentare e si allarga ai vicini concetti della sostenibilità e del biologico: un’indagine del Centro Studi di Cosmetica Italia presso i propri associati rileva che tutta quest’area rappresenta una tendenza molto sentita dai consumatori e sempre più considerata dalle aziende. La nota economica dell’Associazione evidenzia, inoltre, un’evoluzione del canale erboristeria. Da un lato ci sono le erboristerie tradizionali, la cui proposta talvolta non riesce a distinguersi, nella percezione del consumatore, da prodotti di derivazione naturale offerti in altri canali, come la GDO, che ha ampia possibilità di competizione su prezzi e promozioni. Dall’altra ci sono i monomarca, che si allineano ai canoni distributivi più all’avanguardia del momento, con un forte supporto della casa produttrice. Le vendite in erboristeria aumentano più della media di mercato e di quanto avvenga negli altri canali distributivi: la GDO, che entro fine anno segnerà +0,7% per un valore di 3.800 milioni di euro, la farmacia (+1,5% e 1800 milioni al valore), le vendite dirette (+2,5% per 550 milioni). Pur con un trend meno negativo, rimarranno in flessione anche nel 2015 la profumeria (-1% per 2050 milioni al valore) e i canali professionali, rispettivamente -2,4% gli acconciatori, il cui mercato si contrae a 560 milioni, e -3,5% i saloni di estetica, che scendono a un valore di 230 milioni. Sul fronte dell’industria, il fatturato sale sia sul mercato italiano (+0,3%) sia su quelli esteri, con un +8% che porta a 3.600 milioni di euro il valore dell’export cosmetico.