Presso il giardino della Spezieria di Santa Fina, una delle più antiche farmacie della Toscana, inserita nel meraviglioso complesso dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, il 9 maggio 2015 è stato inaugurato l’Orto di Santa Fina, nuova tappa del processo di recupero e valorizzazione culturale e turistica dell’ex Conservatorio di Santa Chiara, scaturito dalla partnership tra il Comune di San Gimignano e il gruppo Opera – Civita.
Lo Spedale di Santa Fina, il più importante ente assistenziale della città di San Gimignano, fu dotato, almeno dal Cinquecento, di una propria Spezieria, che acquistava o produceva i medicamenti sia ad uso interno sia per la vendita esterna. L’allestimento attuale presenta l’assetto originale della farmacia, con la “cucina”, il luogo ove si preparavano i medicinali, e la “bottega”, per la vendita dei prodotti. I medicamenti, che si conservano ancora dentro vasi in ceramica e in vetro, venivano fabbricati sulla base di indicazioni precise, raccolte in antichi ricettari, anch’essi inclusi nell’allestimento. Ogni Spezieria aveva però bisogno di materie prime, soprattutto erbe, le cui essenze o i distillati erano la base per la preparazione dei rimedi: le forniture potevano essere acquistate altrove o coltivate nei terreni di pertinenza dello Spedale. Architetti, archeologi, esperti di botanica e giardinieri si sono a lungo confrontati per riuscire a evocare negli gli spazi verdi del giardino l’aspetto, l’atmosfera e le caratteristiche dell’antica Spezieria. Nelle fioriere create appositamente per questa occasione sono stati messi a dimora, in seguito a un’attenta selezione, le piante e i fiori che verosimilmente erano impiegati nell’antica Farmacia per scopi gastronomici e erapeutici.
L’«orto aromatico» diventa, così, fonte d’ispirazione per stabilire nuovi rapporti con la natura, uno strumento sociale e didattico dove il visitatore può trovare fonte d’ispirazione per recuperare un futuro fatto di ritorno alla terra, origine di tutte le cose. L’allestimento dell’Orto di Santa Fina, sarà l’occasione per presentare una serie di iniziative quali incontri, laboratori didattici per adulti e bambini, performance di maestri della cucina provenienti dal territorio, degustazioni di vini autoctoni (Vernaccia), mercati di prodotti d.o.p. a chilometro zero.
a cura di Paola Gallerini