Le piante aromatiche sono utilizzate in tutto il mondo nell’alimentazione quotidiana per migliorare il sapore e il gusto dei piatti o sotto forma di infusi e tisane. Al di là degli scopi culinari, queste piante hanno inoltre una valenza curativa e in quanto tali sono impiegate con finalità antimicrobiche, anti-infiammatorie, antimutagene e anti-cancerogene, tra le altre.
Uno studio recente, realizzato da un gruppo di ricercatori portoghesi, ha valutato 39 specie aromatiche e medicinali fra le più comuni, come ad esempio il finocchio, l’alloro, l’ibisco ecc., con lo scopo di definire informazioni scientifiche riguardanti il loro valore nutritivo e l’apporto energetico. È stata anche valutata la composizione di acidi grassi. I carboidrati sono risultati i composti più abbondanti nelle piante aromatiche usate come condimenti, che hanno mostrato anche la presenza di una vasta gamma di zuccheri, quali fruttosio, glucosio, saccarosio e trealosio rilevati in tutti i condimenti. Rispetto agli acidi grassi, i PUFA erano prevalenti con il grande contributo di acidi linoleico e α-linolenico tra le diverse 32 tipologie di acidi grassi identificati.
Nelle piante utilizzate per la preparazione di tisane è stata invece rilevata una bassa quantità di zuccheri, con la maggior parte delle piante contenenti principalmente fruttosio, glucosio e saccarosio. In generale, il valore energetico di condimenti aromatici e tisane è risultato molto basso e le piante hanno rivelato buone proprietà nutrizionali, che ne confermano la fruibilità per una dieta equilibrata e diversificata e di basso impatto calorico. I risultati ottenuti da questo studio di sistematizzazione aiuteranno a effettuare confronti semplici e veloci tra le diverse piante aromatiche a fini nutrizionali.
Fonte: Pereira C, Barros L, Ferreira IC. A Comparison of the Nutritional Contribution of Thirty-nine Aromatic Plants used as Condiments and/or Herbal Infusions. Plant Foods Hum Nutr. 2015 Mar 5. [Epub ahead of print]