La dieta per i capelli

Le giuste calorie e i giusti nutrienti

Se essere sovrappeso con troppi grassi in circolo non giova all’aspetto dei capelli, è vero però anche il contrario: diete povere di sostanze nutritive o eccessivamente ipocaloriche – dovute a un’eccessiva fretta di perdere peso – possono influire decisamente sulla salute di pelle, capelli e unghie. In particolare sono questi i gruppi di nutrienti interessati: le proteine, le vitamine, i minerali e gli acidi grassi essenziali. Capelli e unghie sottili, fragili, ma anche una cute secca e squamosa, possono segnalare decise carenze proteiche già dopo pochi giorni dall’inizio di una dieta troppo rigida. In particolare è nocivo il ridotto apporto degli amminoacidi solforati come la cisteina, di minerali (zinco, rame, selenio e ferro) e di vitamine del gruppo B come la biotina. Una carenza di quest’ultima, insieme a deficit di vitamina C e dell’aminoacido lisina può facilitare la caduta dei capelli. Oltre che dagli alimenti, la biotina viene prodotta dalla flora batterica intestinale e una sua integrazione viene consigliata ai lattanti che, probabilmente a causa di una flora ancora immatura, soffrono di crosta lattea o alopecia. Attenzione però: l’avidina, una sostanza presente nell’albume crudo, ne impedisce l’assorbimento. Oltre alla C, anche l’apporto delle altre vitamine antiossidanti, la A e la E, è importante. Andando più nello specifico, alcuni nutrizionisti tra cui Patrick Holford (autore di Terapia Nutrizionale dalla A alla Z) sostengono che i capelli grassi possono essere causati da carenze di vitamine del gruppo B, se invece sono secchi e fragili possono mancare gli acidi grassi essenziali (come gli omega 3 e gli omega 6 presenti nel pesce e nei semi oleosi, ad esempio); una scarsa crescita e l’incanutimento possono essere facilitati da una mancanza di zinco e, di nuovo, dalla biotina. Anche l’assottigliamento dei capelli può essere legato sia a una dieta povera di sostanze nutritive, ma anche a una carenza di ferro. Tra gli oligoelementi, ferro, zinco, selenio, tanto per citarne alcuni, compiono svariate azioni: entrano in numerose reazioni enzimatiche e mantengono la struttura di ormoni e proteine, mentre zinco e selenio aiutano i processi di difesa dai radicali liberi.
I minerali sono presenti in tutti i cibi naturali, perciò una dieta variata, che prevede l’assunzione di alimenti di origine animale e vegetale, non dovrebbe provocare stati di carenza.

Dieta sana, capelli sani

Ecco, quindi i 6 punti chiave da consigliare per seguire una dieta che non provochi “shock” alla capigliatura. Innanzitutto, cercare di consumare le famose cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Saziano e nutrono l’organismo di tutte quelle sostanze che lo aiutano a mantenersi in salute (vitamine, antiossidanti, minerali ecc.). Non trascurare l’apporto di alimenti proteici (carni bianche, pesce, latticini freschi, legumi) preferendo quelli più magri, in modo da ridurre l’introito di colesterolo e di grassi saturi. Scegliere preferibilmente prodotti a base di cereali integrali, fonte di minerali e di biotina, cercando di variarli durante la settimana, inserendo anche il miglio.
Cercare di consumare almeno due volte a settimana il pesce: fonte dei famosi acidi grassi omega 3 (oltre che di proteine e di minerali).
Abituarsi a utilizzare “integratori” naturali di minerali e vitamine come i semi oleosi (noci, mandorle, pistacchi e così via).
Preferire come condimento principe l’olio extravergine di oliva.
Con questa condotta alimentare si soddisfano i fabbisogni delle sostanze nutritive utili per la salute dei capelli, ma anche dell’organismo.