Ginkgo biloba efficace nella demenza moderata

ginkgo bilobaA Ginkgo biloba, una delle specie vegetali più antiche originaria del sud-est della Cina e del Giappone, ampiamente utilizzata in tutto il mondo, sono attribuite dalla tradizione diverse proprietà. La maggioranza degli studi indicano l’efficacia dell’estratto idroacetonico ottenuto dalle foglie essiccate (EGb 761).

Un tema molto dibattuto in ambito scientifico riguarda la sua efficacia terapeutica nella demenza. A questo proposito l’Agenzia europea dei medicinali (Ema) ha pubblicato di recente una monografia secondo cui l’estratto EGb 761 può migliorare la qualità della vita dei soggetti che presentano disordini a livello delle funzioni cognitive e demenza moderata, anche associata a complicazioni di tipo neuropsichiatrico. La monografia dell’Ema indica in questo caso una dose giornaliera di 240 mg dell’estratto, per un periodo di almeno otto settimane. Fra i meccanismi d’azione sono citati l’aumento del flusso ematico cerebrale, la riduzione della viscosità ematica, alterazioni nei sistemi di neurotrasmissione e l’attività antiossidante. Ipersensibilità alla sostanza e gravidanza sono le controindicazioni all’uso della pianta. L’efficacia del ginkgo in altre patologie come l’ictus, la degenerazione maculare, la sindrome di Raynaud, devono invece essere confermate da ulteriori ricerche. L’Ema ricorda che Ginkgo biloba può avere interferenze con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti piastrinici; la pianta ha anche sinergie positive con alcune piante adattogene come il ginseng, l’eleuterococco, la rodiola e la whitania. La monografia si può scaricare dal sito dell’Ema: http://www.ema.europa.eu/ema/