Rosmarino: studio italiano evidenzia attività antitumorale in vitro

gruppo_ricerca_unipiIl glioblastoma multiforme (GBM) è un tumore cerebrale aggressivo e con un’elevata resistenza a radio e chemioterapia. Per questa ragione, negli ultimi anni, la ricerca si è concentrata sullo sviluppo di nuove strategie terapeutiche, inclusi alcuni composti naturali in grado di arrestare lo sviluppo del tumore. Uno di questi, il carnosolo (un diterpene presente nel rosmarino) si è rivelato promettente in questo campo, come ha mostrato una ricerca dell’Università di Pisa. Lo studio, finanziato nell’ambito dei progetti di ricerca di Ateneo PRA 2015 e condotto dai ricercatori del dipartimento di Farmacia, in particolare dal gruppo Biochimica di Claudia Martini e di Fitochimica di Alessandra Braca, è stato appena pubblicato sulla rivista The International Journal of Biochemistry & Cell Biology. Si è visto che il carnosolo agisce riattivando la proteina p53, un soppressore tumorale considerato uno dei più importanti fattori per il controllo dello sviluppo e della progressione della malattia, che risulta inattivo nel 50% dei tumori umani. Ancora più importante, la proteina ha prodotto effetti sinergici con il temozolomide, un farmaco antitumorale, e ha ridotto il ripristino della proliferazione delle cellule tumorali dopo la sospensione del farmaco stesso. Per la prima volta, dunque, è stato evidenziato il potenziale uso dei diterpeni nella sensibilizzazione delle cellule di glioblastoma alla chemioterapia, attraverso una ri-attivazione diretta della proteina p53, compiendo progressi anche nel delineare i meccanismi biochimici alla base degli effetti pro-apoptotici di questa molecola. “Il rosmarino è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, ma anche in medicina per le sue proprietà terapeutiche – ha spiegato Chiara Giacomelli, prima autrice dello studio – In particolare alcuni suoi componenti, come il carnosolo, possono essere sfruttati come adiuvanti nelle tradizionali terapie anticancro”. Alcuni studi hanno già dimostrato le attività benefiche del rosmarino e dei suoi componenti. “Tuttavia, ad oggi siamo stati i primi a verificare gli effetti di questi composti su cellule tumorali in cultura di glioblastoma multiforme, tra i tumori cerebrali più aggressivi e con una sopravvivenza media tra le più basse. Si tratta dunque di una scoperta che può aprire allo studio di molecole con un impatto importante e concreto a livello nutraceutico e farmaceutico”, ha concluso Giacomelli.

Fonte: Giacomelli G, Natali L, Tricavelli L, Martini C. New insights into the anticancer activity of carnosol: p53 reactivation in the U87MG human glioblastoma cell line. The international journal of biochemistry & cell biology 74 · February 2016

Nella foto, da destra verso sinistra: Prof.ssa Alessandra Braca, Dott.ssa Letizia Natali, Dott.ssa Chiara Giacomelli, Prof.ssa Claudia Martini, Prof.ssa Maria Letizia Trincavelli, Dott.ssa Simona Daniele.