La malattia di Crohn è una patologia infiammatoria cronica intestinale caratterizzata da un decorso imprevedibile, che alterna fasi di attività a periodi di remissione. Nonostante le evidenze sul ruolo della dieta nella modulazione del microbiota e della risposta immunitaria, le linee guida internazionali non raccomandano ancora schemi dietetici specifici per indurre la remissione negli adulti.
Un trial clinico randomizzato condotto presso l’Università di Genova ha dimostrato l’efficacia della dieta di esclusione per la malattia di Crohn (CDED) negli adulti con sintomatologia lieve-moderata. Lo studio, durato 24 settimane, ha coinvolto 45 pazienti adulti divisi in due gruppi: 24 hanno seguito la CDED e 21 una dieta mediterranea di controllo.
La CDED prevede tre fasi progressive. Nelle prime sei settimane si consumano principalmente petto di pollo, uova, patate e frutti selezionati, escludendo glutine, lattosio e cibi processati.
Nelle settimane successive vengono gradualmente reintrodotti altri alimenti come carne rossa, pesce e cereali integrali. Alcuni pazienti a rischio malnutrizione hanno ricevuto anche una nutrizione enterale parziale, rappresentante il 10-20% dell’apporto calorico totale.
I risultati hanno mostrato tassi di remissione sintomatica significativamente superiori nel gruppo CDED: 70,8% a 12 settimane e 79,2% a 24 settimane, contro il 38,1% e 42,9% del gruppo di controllo. L’indice di attività della malattia si è ridotto notevolmente, con miglioramenti nel benessere generale, dolore addominale e frequenza delle evacuazioni. L’analisi della composizione corporea ha rivelato una riduzione della massa grassa e un aumento della massa magra.
Pasta A, Formisano E, et al. The use of the Crohn’s disease exclusion diet (CDED) in adults with Crohn’s disease: A randomized controlled trial. Eur J Clin Invest. 2025 Jun;55(6):e14389. doi: 10.1111/eci.14389.



