La malattia di Alzheimer (AD), caratterizzata da una progressiva neurodegenerazione, rappresenta un grave problema di salute pubblica globale. Attualmente, i trattamenti disponibili offrono solo un’efficacia limitata e sono principalmente sintomatici, senza ritardare la progressione della malattia.
In questo contesto, il fungo medicinale Hericium erinaceus (HE), utilizzato per secoli nella medicina asiatica per le sue proprietà medicinali, sta emergendo come un potenziale futuro trattamento terapeutico per la prevenzione e il ritardo della progressione dell’AD.
Revisioni sistematiche di studi su uomo e animali hanno evidenziato che HE, in particolare quello arricchito di erinacina A, mostra miglioramenti significativi nella funzione cognitiva. Nei trial clinici si sono osservate differenze positive nelle scale di funzione cognitiva e nell’esame Mini-Mental State Examination, suggerendo un potenziale ripristino della funzione cognitiva. Studi su modelli animali hanno supportato questi risultati, rivelando un ripristino del comportamento e della memoria spaziale.
A livello meccanicistico, HE sembra esercitare i suoi effetti neuroprotettivi stimolando la sintesi del fattore di crescita nervosa nel cervello, e ha dimostrato una significativa riduzione del carico di placche di β-amiloide e della perfosforilazione della proteina tau, due marcatori chiave dell’AD. Il fungo contribuisce anche a mitigare lo stress ossidativo e l’attivazione infiammatoria delle cellule gliali, processi che portano alla morte neuronale.
Nonostante i risultati promettenti, è fondamentale che l’assunzione di HE sia continua per mantenere i benefici, ed è necessario aumentare gli studi clinici per consolidare il suo utilizzo futuro nel trattamento e nella prevenzione dell’AD.
Cornford N, Charnley M. Hericium erinaceus: A possible future therapeutic treatment for the prevention and delayed progression of Alzheimer’s disease? – A Narrative Review. Nutr Res Rev. 2025 Feb 24:1-45. doi: 10.1017/S0954422425000058.