Liquirizia e pressione sanguigna

Una revisione sistematica con meta-analisi di studi clinici randomizzati (RCT) ha indagato gli effetti dell’assunzione della liquirizia sulla pressione sanguigna, per esplorare i potenziali meccanismi d’azione e fornire informazioni sulla sicurezza per interventi nutrizionali personalizzati in popolazioni speciali

Sono stati inclusi 8 studi clinici randomizzati (RCT), per un totale di 541 partecipanti. Gli interventi analizzati si sono distinti principalmente per il tipo di estratto di liquirizia utilizzato: studi in cui il componente predominante era l’acido glicirrizico (GA) e studi in cui prevalevano i flavonoidi della liquirizia (LF).

I dosaggi di GA e LF variavano tra gli studi, e l’analisi ha considerato dosi di GA inferiori o superiori a 100 mg/die e dosi di LF inferiori o superiori a 300 mg/die. I risultati della meta-analisi hanno evidenziato che gli interventi con GA come componente principale hanno aumentato significativamente sia la pressione sistolica (SBP) che la pressione diastolica (DBP).

Al contrario, gli interventi con LF come componente principale non hanno mostrato effetti significativi sulla SBP o sulla DBP. In conclusione, i risultati indicano che GA può elevare la pressione sanguigna, mentre LF non ha alcun effetto significativo sulla pressione sanguigna.

Il potenziale meccanismo ipertensivo di GA e del suo metabolita acido glicirretinico può comportare interazioni con GFI1B, MYLK e RSU1, interrompendo potenzialmente le vie di segnalazione del metabolismo dell’azoto e contribuendo ai cambiamenti di resistenza vascolare.

Sulla base di questi risultati, gli autori suggeriscono che le persone con ipertensione o quelle sensibili all’ipertensione esercitino cautela quando consumano alimenti funzionali contenenti GA.

 

Wu T.; Yang J.; Xia J.; Sun G. Effects of Licorice Functional Components Intakes on Blood Pressure: A Systematic Review with Meta-Analysis and NETWORK Toxicology. Nutrients 2024, 16, 3768. https://doi.org/10.3390/nu16213768