Studi recenti hanno dimostrato che cambiamenti epigenetici sono associati all’invecchiamento e alle malattie legate all’età, infatti, sia i modelli animali sia quelli umani hanno mostrato come i processi epigenetici siano coinvolti nei meccanismi di invecchiamento. Questi processi avvengono a più livelli e includono tra l’altro la modificazione degli istoni, la metilazione del DNA e cambiamenti nell’espressione dell’RNA non codificante.
Con la crescente consapevolezza della funzione fondamentale dell’epigenetica nei processi di invecchiamento, l’attenzione dei ricercatori si concentra su come questi cambiamenti epigenetici possano essere modificati per prevenire, arrestare o invertire l’invecchiamento, la senescenza e le malattie legate all’età.
Polifenoli e resveratrolo
Tra i vari agenti che possono influire sui cambiamenti epigenetici ci sono i polifenoli, sostanze fitochimiche ben note presenti nella frutta, nella verdura e in diverse piante. Si è scoperto che i polifenoli modificano i meccanismi epigenetici in varie condizioni, come disordini metabolici, obesità, malattie neurodegenerative, cancro e malattie cardiovascolari.
Il resveratrolo è un polifenolo di origine naturale del sottogruppo di polifenoli stilbenici e viene naturalmente prodotto da varie piante, ad esempio vite, more e cacao, a scopo protettivo nei confronti di agenti patogeni come batteri o funghi. La sostanza è da anni al centro dell’interesse della comunità scientifica per le sue proprietà antiossidanti e diversi studi clinici ne hanno valutato la capacità di contrastare in particolare gli effetti negativi dell’invecchiamento e l’insorgere di malattie correlate all’età.
Il resveratrolo e il suo derivato pterostilbene possiedono effetti anti-invecchiamento poiché proteggono dal danno ossidativo, esplicano un effetto anti-infiammatorio e anti-senescenza. Il resveratrolo è anche in grado di attivare SIRT1 (un enzima che deacetila le proteine che contribuiscono alla regolazione cellulare in risposta a fattori di stress e nella longevità) mimando gli effetti della restrizione calorica ed esercitando così un’azione pro longevità.
Tali effetti possono promuovere il miglioramento del metabolismo e nella prevenzione dell’ARDs (Sindrome da Distress Respiratorio Acuto) in modelli animali. L’attività neuroprotettiva del resveratrolo e del pterostilbene, dimostrata in vitro e in vivo, suggerisce un ruolo potenziale anche nella prevenzione/trattamento della demenza.
Gli autori di questa interessante review si inseriscono in tale linea di ricerca e focalizzano l’attenzione sulle modalità con cui questa sostanza influisce su diversi processi epigenetici per modificare alcuni meccanismi correlati all’invecchiamento, mettendone in evidenza il ruolo nelle malattie legate all’età, tra cui Alzheimer, Parkinson, osteoporosi e malattie cardiovascolari.
Fonte: Zhang S, Kiarasi F. Therapeutic effects of resveratrol on epigenetic mechanisms in age-related diseases: A comprehensive review. Phytother Res. 2024 Feb 29. doi: 10.1002/ptr.8176. Epub ahead of print. PMID: 38421057.