Il mirtillo rosso o americano (Vaccinium macrocarpon), noto anche come cranberry, è un arbusto sempreverde coltivato in Nord America e in Europa. Il suo succo, ricco di vitamina C, è ampiamente consumato come alimento mentre l’estratto viene commercializzato come integratore alimentare e utilizzato in particolare per la sostenere la fisiologia dell’apparato urinario e prevenire le infezioni a suo carico. Il cranberry è stato utilizzato anche per contrastare infezioni orali e gastrointestinali, per le malattie cardiovascolari e come chemiopreventivo. In alcuni studi preclinici gli estratti e i costituenti del succo di mirtillo rosso hanno mostrato proprietà antibatteriche, antimicrobiche, antimicotiche, antinfiammatorie, antiossidanti e antiadesive. Sono diversi gli studi che hanno valutato la capacità dei prodotti a base di mirtillo rosso di prevenire le infezioni delle vie urinarie in diverse popolazioni, rilevando che contribuiscono a prevenirle negli adulti, nei bambini e nei soggetti affetti da cancro della prostata sottoposti a radioterapia e a urostomia. Per contro la profilassi con mirtilli rossi non ha mostrato effetti benefici nelle infezioni delle vie urinarie in donne sottoposte a chirurgia del pavimento pelvico, anche se la prevalenza di queste infezioni è stata complessivamente inferiore a quella attesa.

Un ampio studio clinico in doppio cieco sugli effetti del cranberry in una popolazione di anziani ad elevato rischio di infezioni del tratto urinario ne ha mostrato i benefici; tuttavia un’analisi successiva ha osservato un aumento dei costi senza una riduzione statisticamente significativa del tasso di incidenza di questa patologia in una casa di cura geriatrica. Un altro studio ha osservato una riduzione significativa delle recidive di infezioni delle vie urinarie in donne di età superiore ai 50 anni e in un campione di donne in premenopausa ha ridotto la probabilità di sviluppare batteri resistenti agli antibiotici. L’attività antiadesiva della polvere di mirtillo rosso è risultata dose-dipendente. Il succo di mirtillo rosso ha inibito inoltre l’adesione di H. pylori alla mucosa gastrica e il suo consumo regolare, in associazione alla terapia standard, ha mostrato capacità di contrasto all’infezione da H. pylori, uno dei principali fattori di rischio per l’instaurarsi dell’ulcera peptica e del cancro gastrico. È stato inoltre rilevato che, grazie alle sue proprietà anticolonizzanti e antiadesive, il mirtillo rosso può rallentare lo sviluppo della placca dentale contribuendo quindi alla protezione dalle malattie ad essa correlate. In uno studio il mirtillo rosso ha regolato le risposte infiammatorie dei fibroblasti della parodontite umana attraverso l’inibizione del fattore nucleare-kappa B e della metalloprotesi-3 (MMP3). Studi preclinici hanno suggerito gli effetti antiproliferativi di estratti e proantocianidine di mirtillo rosso contro linee cellulari dei tumori di prostata, fegato, polmone, neuroblastoma, mammella, ovaio e colon. I prodotti a base di mirtillo rosso possono aumentare l’escrezione urinaria di ossalati e favorire la formazione di calcoli renali. Il loro uso è pertanto sconsigliato nei soggetti che sono a maggior rischio di questa condizione. Sul piano delle interazioni farmacologiche sembra che il succo di mirtillo rosso possa potenziare l’anticoagulazione indotta dal warfarin, ma i dati al riguardo sono contrastanti.

Fonte:

Herbs – Memorial Sloan Kettering Cancer Centre