L’agrimonia (Agrimonia eupatoria L. famiglia Rosaceae) è una pianta originaria dell’Europa centrale e settentrionale, dell’Asia temperata e del Nord America, diffusa nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale e in Africa, conosciuta anche come eupatorio dei Greci o di Dioscoride ed Erba di S. Guglielmo. La droga è costituita dalle sommità fiorite essiccate ed è generalmente importata dai Paesi dell’Est europeo come Bulgaria, Ungheria e Croazia.

La recente review

Questa recente review pubblicata sul Journal of Ethnopharmacology espone una sintesi degli studi scientifici pubblicati su Agrimonia eupatoria e in particolare la composizione fitochimica, le attività biologiche e farmacologiche dei suoi componenti e gli utilizzi in etnobotanica. La caratterizzazione fitochimica di Agrimonia eupatoria , scrivono gli autori, ha rilevato la presenza al suo interno di composti polifenolici, in particolare acidi fenolici, flavonoidi, tannini, procianidine e cumarine; sono stati identificati anche terpenoidi, steroidi e saponine. I costituenti più comunemente riportati negli studi di letteratura internazionale sono astragalina, cinaroside, iperoside, isoquercetina, isovitexina, rutina, catechina, procianidina B3 e agrimoniina. Grazie alla sua composizione fitochimica, la pianta esplica diverse proprietà farmacologiche: gli estratti di Agrimonia eupatoria mostrano infatti attività antiossidanti, riducenti e inibenti della perossidazione lipidica, antimicrobiche, antibatteriche, antimicotiche, antivirali, antidiabetiche, antitumorali, anti-nocicettive, antinfiammatorie, epato- e neuroprotettive e citotossiche.

In medicina popolare l’agrimonia è stata utilizzata per le sue proprietà astringenti, antiossidanti, antinfiammatorie, ipotensivanti e diuretiche sotto forma di infuso, decotto o tintura delle parti aeree. Tra i vari impieghi tradizionali, si segnala anche il trattamento dei disturbi gastrointestinali: la pianta infatti entra come ingrediente di diverse miscele di erbe utilizzate per il trattamento dei calcoli biliari e di altri disturbi, tra cui un’aumentata produzione di bile e l’algia localizzata in fegato e cistifellea. Studi preclinici e clinici hanno dimostrato l’efficacia e la sicurezza di Agrimonia eupatoria come epatoprotettore e il suo ruolo protettivo anche nelle malattie cardiovascolari, metaboliche e nel diabete. Diversi aspetti dell’applicazione terapeutica e salutistica della pianta devono tuttavia essere approfonditi con ulteriori ricerche che siano in grado di dimostrare la relazione tra le proprietà biologiche e farmacologiche e il suo utilizzo in etnomedicina, concludono gli autori dell’articolo.


Fonte:

Malheiros J, Simões DM, Figueirinha A, Cotrim MD, Fonseca DA. Agrimonia eupatoria L.: An integrative perspective on ethnomedicinal use, phenolic composition and pharmacological activity. J Ethnopharmacol. 2022 Oct 5;296:115498.. Epub 2022 Jun 22.